Affacciata sul Mediterraneo e protesa verso il Sahara, la Tunisia offre, in un territorio dalle dimensioni relativamente ridotte, un panorama estremamente vario e diversificato e un patrimonio storico, artistico e culturale di straordinaria ricchezza. Un Paese da scoprire giorno per giorno, lasciandosi cullare dalle atmosfere dolci e rilassate dei villaggi costieri, dove i bianco e il blu delle abitazioni dominano incontrastati creando affascinanti giochi di luce. Ulivi secolari, aranceti, mandorli in fiore e bougainvillee incorniciano i territori fertili e verdeggianti del Nord, fino ai rilievi dell’Ovest, estrema propaggine del Sistema dell’Atlante, e alle zone più aride dell’interno, che aprono la via al deserto.
Il Grande Erg Orientale è la porzione del Sahara che occupa la parte meridionale della Tunisia, in un susseguirsi di dune sabbiose interrotte di tanto in tanto da qualche rilievo roccioso e insediamenti di tribù nomadi. Dai palmeti delle Oasi di Montagna nei pressi della città berbera di Tozeur, fino alle surreali abitazioni troglodite e ai granai fortificati a piani sovrapposti del Sud Ovest, tra Medenine, Matmata, Chenini e Tataouine, è d’obbligo una sosta nel Chott El-Djerid, il lago salato che per effetto dell’evaporazione e del riverbero del sole sui cristalli di sale, regala al paesaggio spettacolari gradazioni di colore, dal bianco accecante, al rosa e al viola intenso.
Ma per immergersi nella quotidianità di questo Paese vivace ed accogliente, non ci si può far mancare una passeggiata tra i vicoli dei caratteristici souk, in cui spezie, profumi, oggetti d’artigianato in metallo o in legno finemente intarsiato, ceramiche variopinte, tappeti splendidamente lavorati e utensili in terracotta smaltata, sono davvero una festa per gli occhi!
Per i cittadini italiani in viaggio in Tunisia, dal 1 gennaio 2025, l’ingresso nel Paese sarà consentito solo ove in possesso di Passaporto, con validità residua di almeno 3 (tre) mesi.
Il clima della Tunisia può essere sommariamente suddiviso in due macro zone. Lungo le coste e nel settentrione del paese il clima è prettamente mediterraneo, con inverni miti e piovosi, estati calde e secche. Nel sud e nell’entroterra il clima è prettamente desertico e caratterizzato da temperature estremamente elevate, ma con forti escursioni termiche nelle ore notturne. In estate i picchi della prima area climatica possono raggiungere e superare i 40°C, nella seconda zona possono superare anche i 50°C. Il clima, così come la vegetazione, è influenzato dallo scirocco, un vento sahariano che soffia da sud con folate violente e molto calde e che può portare serie conseguenze quali siccità e aridità. L’ammontare delle precipitazioni piovose cambia considerevolmente passando dal nord al sud del paese. Una media annuale di circa 1.520 mm cade nella regione del monte Kroumirie, nel nord-ovest della Tunisia, rendendo quest’area la più umida non solo della Tunisia ma di tutta l’Africa settentrionale. Meno di 100mm di pioggia cadono invece a Tozeur, oasi sahariana del sud-ovest. Le piogge cadono generalmente da metà autunno a metà primavera, periodo nel corso del quale la Tunisia riceve i tre quarti del totale della pioggia annuale. La quantità di acqua può essere tuttavia molto variabile da un anno all’altro. Per i turisti va segnalato che durante l’estate le zone desertiche sono da evitare, perché solo nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio le temperature sono appena tollerabili. Durante il giorno il panorama è, invece, offuscato da un velo continuo di polvere. Nelle altre stagioni il clima è migliore, occorre, però, ricordare che la notte le temperature possono scendere considerevolmente, il periodo migliore è aprile oppure ottobre. Per visitare Tunisi, le altre città sulla costa e le alture del nord, si possono scegliere le stagioni intermedie (aprile, maggio e ottobre), ma anche l’estate dove il caldo è meno intenso rispetto alle zone desertiche, anche se più umido, ma comunque temperato dalle brezze, e si presta alla vita da spiaggia.
E’ consigliabile un abbigliamento informale, sportivo, da mare; cappellino, occhiali da sole e un maglione per la sera; scarpe comode e basse per le escursioni e le visite nei siti archeologici. Poiché nel deserto vi è una fortissima escursione termica tra il giorno e la notte, è importante abbinare capi leggeri e di fibre naturali a quelli più pesanti. Per i pernottamenti in tenda: sacco a pelo leggero o pesante a seconda dei periodi, kway, carta igienica, asciugamani, salviette umide, torcia elettrica con ricarica, coltellino multiuso e sveglia da viaggio. Infine, trattandosi di paesi musulmani, è richiesto un abbigliamento adeguato, soprattutto per la visita delle aree rurali e poco turistiche. Per i circuiti nel deserto il bagaglio deve essere costituito da sacche morbide possibilmente impermeabili e non da valigie rigide, senza dimenticare cappello e foulard per il vento dal deserto.
L’ora coincide con quella italiana, meno 1 ora quando in Italia vige l’ora legale.
La corrente è a 220 volt come in Italia. In alcune zone (a Tunisi e nella Tunisia meridionale) la corrente è ancora a 110 volt, quindi conviene portare un adattatore. Le prese sono piccole e non compatibili con quelle italiane e necessitano di un riduttore.
La lingua ufficiale della Tunisia è l’arabo tunisino o tunisino, è la varietà di lingua araba parlata in Tunisia. Il francese è la seconda lingua, studiata fin dalle elementari. Le insegne sono quasi sempre bilingue. L’inglese e italiano sono le principali lingue straniere conosciute. Parte della popolazione Tunisia, specie in alcune comunità del sud, dove le comunità berbere non si sono molto mescolate con gli arabi, si parla ancora la lingua berbera.
Il dinaro tunisino (codice ISO: TND) è la valuta ufficiale della Tunisia, emessa dalla Banca Centrale di Tunisia. Il simbolo utilizzato è “د.ت” o “DT”, ed è suddiviso in 1.000 millim. Le banconote, che variano da 5 a 50 dinari, presentano figure storiche, leader nazionali e motivi culturali. Le monete includono tagli più piccoli, principalmente utilizzati per pagamenti quotidiani. La valuta non è esportabile, quindi il dinaro può essere acquistato e utilizzato solo all’interno del paese.
I pagamenti in Tunisia avvengono principalmente in contanti, ma nelle città principali e nelle strutture turistiche è comune l’uso di carte di credito. Tuttavia, è sempre consigliabile avere con sé del contante, soprattutto nelle aree rurali. L’euro e il dollaro statunitense sono spesso accettati per cambi diretti nei principali hotel e uffici di cambio.
La cucina è ricca di profumi e sapori particolari e trae ispirazione da varie fonti, tra cui berbera, araba, turca ed anche italiana. Il Couscous è il piatto tradizionale tunisino per eccellenza, specialmente durante le occasioni speciali, viene preparato con semolino, verdure e carne di solito di agnello. Il piatto più consumato invece è la pasta, ne esistono molte varietà come i nouacers (quadratini di pasta al vapore), rechta (una specie di noodles) e i m’hamsa (un tipo di pasta ripiena). Tradizionalmente serviti in brodo o con carne, salsa di pomodoro, ceci, pepe e spezie.
La Chorba è la zuppa più diffusa in Tunisia, a base di pollo o pesce, prezzemolo, sedano e succo di limone, per non parlare della famosa pasta chiamata “lingue di uccello”. Tra le zuppe più popolari della cucina tunisina c’è anche il lablabi, preparata con ceci, olio d’oliva, harissa, aglio, sale, cumino, succo di limone e crostini di pane. Le keftas sono polpette di carne o pesce cucinate con cipolla, prezzemolo e uova e vengono schiacciate prima di essere fritte. Il pane è presente in diverse varietà, tipo quello del sud che è molto rustico e cotto in forni di terra e sabbia, ed è un alimento molto apprezzato dai tunisini infatti ci sono diverse bancarelle alimentari che vendono delizioso sandwich.
Tra i dolci ci sono i madmouja fatti di pasta sfoglia ripiena di datteri e ricoperti di sciroppo di zucchero profumato al geranio o i baklava, generalmente serviti durante i matrimoni o altre festività, consistono in vari strati molto sottili di pasta sfoglia, ripieni di mandorla e frutta secca e finiti con acqua di rosa, gli viene data la forma di un diamante prima di cuocerli e cospargerli di zucchero a velo. Molto buona la birra prodotta localmente e i vini, sia rossi che bianchi prodotti nel nord.
Attualmente non è richiesta alcuna vaccinazione per viaggi in Tunisia. In ogni caso, si consiglia di consultare l’Ufficio di Igiene della propria città o il proprio medico. Per maggiori informazioni visita il sito del Ministero della Salute www.salute.gov.it e/o il sito del Ministero degli Affari Esteri www.viaggiaresicuri.it
La capitale del paese, che con la città metropolitana, supera i due milioni di abitanti ed è molto più tranquilla di altre città del nord Africa. E’ situata nel nord del paese, non lontana dall’imponente sito archeologico dove sorgeva Cartagine, che è una delle sue principali attrazioni. Ci sono bei giardini, numerose ville ispano-moresche e ricchi palazzi. Oggi, la capitale ha un doppio volto: quello della città moderna e quello della città araba, rappresentato dalla Medina. La prima è attraversata da lunghi viali, con negozi moderni, grandi alberghi e lussuosi edifici, come la moderna Place du Gouvermement, cuore politico della città; la seconda è chiusa dalle antiche mura delle fortificazioni, con stretti e angusti vicoli sui quali si aprono le piccole botteghe degli artigiani.
La Medina è il centro storico e culturale di Tunisi, che perse la sua centralità con l’arrivo dei francesi. All’interno della Medina vi sono ben 700 monumenti storici tra mausolei, moschee, scuole coraniche, cappelle, palazzi e musei. Da vedere il suq en Nhas dove troverete tappeti, stoffe, oggetti in rame, argenteria, ceramiche, ori e il suq el-Attarine, specializzato in profumi, oli e spezie aromatiche. Bisogna vedere almeno una delle moschee (Sidi Youssef o Sidi Mehres e Zitouna uno dei luoghi piu’ antichi), la Cattedrale di San Vincenzo de’ Paoli (la cui struttura e’ il frutto di una curiosa fusione di stili gotico, bizantino e nordafricano), la cinta muraria e le sue porte, il museo del Bardo, che contiene la piu’ grande collezione di mosaici romani del mondo e molti tesori trovati nei siti archeologici sparsi nel paese, e il parco del Belvedere, il piu’ antico di Tunisi.
Sidi Bou Said, non lontano dalla capitale, è un villaggio arroccato sulle scogliere che è la risposta del Maghreb a Santorini, oltre che uno dei luoghi più instagrammabili della Tunisia. I suoi toni dal blu al bianco e le strette vie acciottolate l’hanno reso uno dei luoghi prescelti da artisti del passato e del presente.