Tour Senegal e Viaggi Senegal. Perché un Tour del Senegal? Il Senegal possiede senza dubbio una delle popolazioni più simpatiche e ospitali del continente nero. Un tour del Senegal combina gli aspetti naturalistici a quelli della popolazione. Viaggio Senegal dove si possono fare bellissime esperienze e incontri con le etnie nei viaggi in Senegal.
Viaggio in Senegal, cosa vedere. I paesaggi e le visite da non perdere. Oltre alla moderna capitale del paese Dakar, sono famose le spiagge della Petite Cote con Somone e Saly. A nord del Senegal è caratterizzato dal Lago Rosa e Saint-Louis antica capitale del Senegal. L’ecoturismo e la natura incontaminata sono tipici della regione del fiume Saloum. Mentre la regione Orientale è segnata dal famoso parco Niokolo Koba e dalle Etnie. Da Dakar verso sud si percorre la Transgambiana toccando la città di Banjul, capitale del Gambia. Senegal viaggi e poi le spiagge della regione della Casamanche offrono un tocco di esotico e una vegetazione lussureggiante.
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Per i cittadini italiani in viaggio in Senegal è necessario il passaporto valido 6 mesi dal momento della partenza. L’obbligo per i cittadini UE di dotarsi di un visto di ingresso, introdotto il 1 luglio 2013, è stato sospeso di fatto a partire dal 1 maggio 2015 per decisione del Capo dello Stato.
Il clima del Senegal è condizionato da due fattori principali: la latitudine tropicale in cui ricade il paese e lo spostamento stagionale della cosiddetta “zona di convergenza intertropicale”. Si tratta della linea, o del fronte, di bassa pressione nella quale l’aria calda e asciutta continentale incontra quella umida proveniente dall’Oceano che produce forti piogge. Anche i venti sono caratterizzati dalle loro aree di origine, dividendosi in due categorie: i venti secchi, che giungono dall’interno, quelli invece umidi oceanici che portano le piogge. Dalla combinazione di questi fattori sono tre le principali zone climatiche che possono essere individuate, ognuna di queste associate con un tipo caratteristico di vegetazione: la zona costiera, quella climatica sahariana e quella climatica sudanese.
È consigliato un abbigliamento comodo con capi in tele e cotone, un indumento di lana per la sera. Scarpe comode, occhiali da sole e crema protettiva.
-1h rispetto all’Italia, -2h quando in Italia è in vigore l’ora legale.
La corrente è a 220 volt come in Italia e le prese sono compatibili con quelle italiane.
La lingua ufficiale del Senegal è il francese, il wolof è l’idioma più diffuso.
La valuta ufficiale è il Franco senegalese (CFA, Comunità Finanziaria Africana). Non ci sono limiti all’importazione ed all’esportazione di valuta straniera, mentre è consentito esportare dal Senegal fino ad un massimo di CFA 200.000. I migliori alberghi, ristoranti e negozi accettano le carte di credito più diffuse (Visa, MasterCard, American Express). A Dakar è molto semplice cambiare i Traveller’s Chèque, mentre nelle altre località non sempre è possibile.
Il Senegal vanta une delle migliori tradizioni culinarie dell’Africa occidentale. Il piatto nazionale è il “thieboudjenne” che consiste in riso cotto in una densa salsa di pesce e verdure. Tra le specialità diffuse: il mafe, uno stufato a base di arachidi, la yassa pollo alla griglia in salsa di limone e cipolla, il thieb yape con verdure e/o carne cotte in olio e pomodoro, servite con contorno di riso. Consigliamo il the preparato secondo lo stile locale (attaya) con le foglie verdi e servito con molto zucchero in piccoli bicchierini. Fra le bibite fatte in casa consigliamo il bisap una miscela rosso porpora fatta con acqua e fiori di ibisco.
Attualmente non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria per viaggi in Senegal. E’ obbligatorio il vaccino contro la febbre gialla per tutti i viaggiatori superiori ai 9 mesi d’età provenienti da Paesi in cui la febbre gialla é a rischio trasmissione, nonchè per tutti i viaggiatori che abbiano anche solo transitato nell’ aeroporto di un Paese in cui la febbre gialla é a rischio trasmissione. Le Autorità aeroportuali senegalesi possono effettuare controlli sui viaggiatori in arrivo. In base alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’, si ricorda che la vaccinazione per la febbre gialla è raccomandata per tutti i viaggiatori. In ogni caso, si consiglia di consultare l’Ufficio di Igiene della propria città o il proprio medico. Per maggiori informazioni visita il sito del Ministero della Salute www.salute.gov.it e/o il sito del Ministero degli Affari Esteri www.viaggiaresicuri.mae.aci.it
Dakar suscita impressioni diverse nei viaggiatori. Per i suoi sostenitori è una città moderna e ariosa con un clima temperato e molte distrazioni: con i suoi viali alberati e una zona centrale relativamente poco estesa, si visita comodamente a piedi, nonostante abbia una popolazione di oltre un milione di abitanti, e i suoi club e caffè si animino solo al tramonto. Il Museo IFAN di Place de Soweto espone una eccellente collezione di maschere, statue, strumenti musicali, utensili e attrezzi agricoli provenienti da ogni parte dell’Africa occidentale. Il bell’edificio bianco del 1906, situato cinque isolati a sud della Place, ospita il Palais Presidentiel ed è circondato da rigogliosi giardini.Dakar ha due grandi mercati. Il Marche’ Kermel, a est della Place in direzione del porto, fu danneggiato da un incendio nel 1993 e le bancarelle si dispongono attualmente nelle vie circostanti: in questo mercato troverete in vendita soprattutto frutta, abiti, tessuti e souvenir. Il Marche’ Sandaga è più grande e ha un maggiore assortimento di frutta ma meno souvenir, anche se la grande varietà di tessuti che offre costituisce di per sé un richiamo irresistibile per i turisti. Fuori del centro troverete la Grande Mosquee, costruita nel 1964, con il caratteristico minareto che di notte è illuminato. L’accesso alla moschea e’ vietato ai non musulmani, ma in ogni caso vale la pena di visitare il quartiere circostante (la medina), che, per quanto non sia particolarmente pittoresco, ha un’atmosfera vivacissima, in netto contrasto con i sofisticati palazzi del centro.
Per farvi un’idea di come doveva essere il Senegal all’epoca della colonia dirigetevi a Saint-Louis, il primo insediamento francese in Africa, che risale al 1659. La città attuale si estende sulla terraferma, su un’isola e in parte lungo la Penisola della Langue de Barbarie, alla foce del fiume Senegal. L’isola si raggiunge tramite il Pont Faidherbe, un ponte lungo 500 m, costruito originariamente in Europa per attraversare il Danubio, ma in seguito trasportato qui in nave nel 1897. Due piccoli ponti collegano a loro volta l’isola con la penisola.Saint-Louis fu la capitale del Senegal-Mauritania fino al 1958, quando i due paesi si divisero. Sull’isola, già quartiere dove risiedevano gli Europei, si possono vedere alcune antiche palazzine con cancellate in ferro battuto, balconi in legno e verande. Il quartiere situato sulla penisola, il cosiddetto quartiere africano, ospita oggi una comunità di pescatori, detta Guet N’Dar, ed è la zona più animata della città.Nei pressi è situato l’antico Palazzo del Governatore, che fu un forte nel XVIII secolo ed è oggi sede di uffici amministrativi, nonché uno dei monumenti più caratteristici della città. La vicina cattedrale risale al 1828 e, nonostante l’aspetto moderno, è la più antica chiesa del Senegal. A sud di Guet N’Dar si trova un originale cimitero musulmano, dove su ciascuna tomba è drappeggiata la rete da pesca di colui che la occupa. Una ventina di chilometri più a sud, lungo la penisola e nei pressi di alcune spiagge, troverete il Parc National de la Langue de Barbarie, che ospita numerose specie di uccelli acquatici, fra cui fenicotteri rosa, pellicani bianchi, cormorani, aironi, egrette e anatre.
Le spiagge della zona di Cap Skiring sono tra le più belle di tutto il continente africano. Qui troverete anche la maggior parte degli alberghi turistici del Senegal e la più fitta concentrazione di stranieri dell’Africa occidentale, Gambia esclusa. Se volete trascorrere qualche giorno al mare, questo è il posto giusto, ma se desiderate invece vedere la ‘vera’ Africa passate oltre senza rimpianti.Per sfuggire all’animazione di Cap Skiring dirigetevi a Diembering, 9 Km più a nord, dove la spiaggia è tranquilla e nessuno vi disturberà. Nelle vicinanze si trova anche il Parc National de Basse Casamance, che ospita diversi habitat e un repertorio abbastanza vasto di animali.