Kirghizistan viaggi organizzati. La storia del Kirghizistan si estende per oltre duemila anni e comprende una grande varietà di culture e imperi. Sebbene geograficamente isolato dal suo terreno altamente montuoso, che ha aiutato il paese a preservare la sua antica cultura, il Kirghizistan è stato storicamente al crocevia di numerose grandi civiltà, come parte della via della seta e di altri percorsi commerciali e culturali.
Un itinerario Kirghizistan prevede la scoperta della capitale Kirghiza Bishkek, una città moderna dove è ancora fortemente visibile lo stile dell’architettura sovietica, punto di partenza per raggiungere le aree naturali del paese e importanti testimonianze del passato come torre di Burana, uno dei simboli del paese, un minareto risalente al XI secolo d.C., punto di riferimento per i viaggiatori che percorrevano la via della Seta.
Durante la visita dell’interno del paese si scopriranno la natura del Song Kul, un lago alpino a 3.016 m, punteggiato dalle yurte dei pastori e circondato da un verde pascolo estivo, e del lago Issyk Kul, il secondo lago alpino più grande del mondo, immerso nello spettacolo delle montagne circostanti. Kirghizistan viaggiare sicuri con viaggi organizzati nei quali si potranno scoprire vari aspetti della vita quotidiana dei nomadi, con lezioni di cucina e degustazione di piatti della tradizione locale ma anche toccare con mano la vita rurale del paese, con il pernottamento nei campi tendati nella tradizionale casa nomade, chiamata yurta.
Bishkek (un tempo chiamata Frunze) e’ la capitale e il centro industriale del Kirghizistan, nonche’ l’unica citta’ al mondo che deve il proprio nome a un utensile di legno, il bishkek e’ un bidone utilizzato per produrre il latte di cavalla fermentato. Bishkek e’ una citta’ tranquilla, con strade larghe e graziose casette, ma e’ comunque sconsigliato passeggiare a notte fonda per le vie secondarie. La capitale millanta il maggior numero di alberi per persona tra le citta’ dell’Asia centrale – puo’ anche essere vero – ma quando il vento soffia nella direzione sbagliata, il fumo che esce dagli stabilimenti industriali situati in periferia puo’ veramente togliere il respiro.La citta’ fu fondata soltanto nel 1825, per cui non aspettatevi di trovarvi capolavori architettonici o tracce del passato: ben poco, infatti, risale al periodo precedente la seconda guerra mondiale. I viaggiatori utilizzano Bishkek piu’ che altro come punto di partenza per le montagne del Tian Shan e il Lago Issyk-Kul o come punto di transito per recarsi in Cina attraverso il passo Torugart. Le vette perennemente innevate dei monti dei Kirghisi sovrastano la citta’ dall’alto dei loro 4800 m, invitando i turisti a esplorarle; e chi potrebbe resistere alla tentazione?
Dal punto di vista paesaggistico la strada da Bishkek a Osh e’ superlativa e tocca due passi oltre i 3.000 m, la vasta valle di Suusamyr, l’immenso bacino idrico di Toktogul e la gola del fiume Naryn prima di entrare nella valle di Fergana. Non e’ affatto da prendersi alla leggera: la strada e’ accidentata, irta di difficolta’ e talvolta bloccata da massi o valanghe. Il passo e’ innevato da ottobre fino a marzo; la strada rimane aperta ai veicoli, ma durante i mesi invernali e’ pericolosa. Non vi e’ alcun autobus che compia l’intero percorso, per cui dovrete cambiare (probabilmente a Toktogul), e poiche’ si tratta di un’arteria molto importante per i narcotrafficanti provenienti dall’Afghanistan e diretti in Russia, lungo la strada troverete numerosi posti di blocco. L’antica citta’ di Osh ha un fantastico bazaar ed e’ un buon punto di partenza per andare a fare trekking e alpinismo sulla catena del Pamir.
Il Lago Issyk-Kul e’ una gigantesca depressione piena d’acqua tra le vette del Küngey Alatau, alte 4.000 m, e la catena del Terskey Alatau. Si trova 1.600 m sopra il livello del mare e misura ben 170 km di lunghezza e 70 km di larghezza, dimensioni che ne fanno il secondo lago alpino del mondo per grandezza dopo il Lago Titicaca in America del Sud. In epoca sovietica era famoso per gli stabilimenti termali che si susseguivano sul lungolago, ma il turismo delle terme e’ crollato insieme con il crollo dell’impero sovietico. Oggi la ragione principale per cui vale la pena di visitare il lago e’ la possibilita’ di immergersi completamente nell’atmosfera lacustre, trarre beneficio dalle sorgenti termali, esplorare alcuni tra i piu’ bei sentieri dell’Asia centrale e provare a catturare personalmente la trota locale, il cui peso arriverebbe addirittura fino a 35 kg. Tra la fauna montana figurano stambecchi, orsi, cinghiali e grossi felini, minacciati seriamente dai bracconieri occidentali desiderosi di catturare un leopardo delle nevi. Per esplorare la regione e migliorare la definizione delle vostre gambe concedetevi almeno una settimana. Fra le attrattive della zona ricordiamo lo spartano comprensorio sorto intorno alla sorgente d’acqua calda di Altyn Arashan, a 3.000 m d’altezza, in una valle alpina da cartolina, l’immenso e silenzioso pascolo estivo della valle di Karkara, le straordinarie falesie di arenaria rossa del canyon di Jeti-Öghüz e gli splendidi sentieri (liberi dai banditi) che conducono al Terskey Alatau, a sud di Karakol. Il mese piu’ indicato per visitare la zona e’ settembre, anche se il periodo migliore per fare trekking sulle montagne sono i mesi di luglio e agosto. Karakol, all’estremita’ orientale del lago, e’ la principale citta’ della regione ed e’ il miglior punto di partenza per esplorare il litorale del lago, il Terskey Alatau e il Tian Shan centrale. Famosa per i suoi meleti e il mercato della domenica (uno dei migliori dell’Asia centrale), Karakol e’ una citta’ di edifici bassi e le sue strade secondarie sono piene di cottage russi con decorazioni appariscenti. Piuttosto che pernottare in un albergo ufficiale, conviene alloggiare presso una famiglia del posto (vi verranno incontro alla stazione degli autobus al vostro arrivo). Karakol si puo’ raggiungere in autobus (circa 7 ore) o in aereo da Bishkek.
Circondati da un orizzonte di picchi frastagliati, gli ampi spazi aperti del Son-Kol creano un gigantesco palcoscenico su cui danzano gruppi di nuvole. La superficie del lago, lungo 18 km, largo 29 e orlato da verdi pascoli estivi, muta come per magia in pochi secondi, da turchese tropicale a blu intenso, a seconda che splenda il sole o che il vento porti una tempesta. E’ un posto di sublime bellezza, dove ammirare l’alba o il cielo nelle notti limpide e fredde, quando lo specchio d’acqua e’ illuminato da innumerevoli stelle con un cielo che sembra trasparente. A 3.016 metri il clima e’ troppo rigido per consentire insediamenti umani permanenti, ma tra giugno e settembre i prati intorno al lago si colorano delle yurte dei pastori, distanti fra loro piu’ o meno un chilometro.
La piu’ bella escursione che possa offrire il Kirghizistan a chi non ama le camminate coincide con il percorso piu’ emozionante per entrare o uscire dall’Asia centrale: il viaggio di 700 km da Bishkek a Kashgar, nella regione autonoma cinese di Xinjiang, attraverso il passo Torugart (3.752 m). Il passo e’ aperto a tutti i visitatori, ma schiere di funzionari su entrambi i lati rendono difficile, se non addirittura impossibile, il transito a chi viaggia in economia. Il viaggio non e’ certo alla portata di tutti, poiche’ e’ lungo, scomodo e pieno di insidie. Inoltre fa freddo e ci sono numerosi funzionari con le mani protese. Si tratta tuttavia di un’esperienza bellissima, avvincente, che una volta portata a termine si ricorda per tutta la vita.Senza distrazioni, e a condizione di avere un fuoristrada resistente e ben equipaggiato, il viaggio si potrebbe completare in 15 ore, ma sarebbe da sciocchi non soffermarsi piu’ a lungo, poiche’ procedendo con calma si possono imparare moltissime cose sulla storia, la geografia, il popolo, la flora e la fauna della regione. Inoltre, la burocrazia fara’ probabilmente in modo che il vostro viaggio duri da un minimo di due a tre giorni. Tenete presente che e’ impossibile ottenere il visto al confine e che il passo e’ sicuro e libero dalla neve solo da maggio a settembre.
La parte piu’ elevata e piu’ imponente del sistema del Tian Shan, il Tian Shan centrale, si trova all’estremita’ orientale del Kirghizistan, lungo il confine con la Cina e con il Kazakistan. E’ un immenso groviglio di catene montuose, con decine di vette che superano i 5.000 m e culminano nel Picco Pobedy (la Vetta della Vittoria), un prodigio di 7.439 m sul confine tra il Kirghizistan e la Cina, e nel Khan-Tengri, sul confine tra il Kirghizistan e il Kazakistan, che misura 6995 m ed e’ probabilmente la vetta piu’ bella e impegnativa di tutto il Tian Shan. Il Tian Shan centrale e’ la migliore zona dell’Asia centrale per quanto riguarda il trekking e l’alpinismo e diversi operatori turistici vi ci porteranno in elicottero, su fuoristrada o a piedi. Luglio e agosto sono i mesi piu’ caldi a queste altitudini, ma anche in questo periodo dell’anno accertatevi di essere ben equipaggiati per poter far fronte al tipo di terreno, all’altitudine e alle condizioni atmosferiche.
Documenti
Clima
Abbigliamento
Fuso Orario
Elettricità
Lingua
Valuta
Cucina
Disposizioni Sanitarie
Per i cittadini italiani è necessario il passaporto, con validità residua di almeno tre mesi dalla data di ingresso nel Paese. Non occorre il visto di ingresso per motivi di turismo e/o di affari relativamente a soggiorni non superiori ai 60 giorni. Qualora il soggiorno fosse superiore ai 60 giorni, e’ richiesto il visto rilasciato dalle competenti Autorità kirghise prima dell’entrata nel Paese. Per altri casi il visto può essere richiesto presso l’Ambasciata del Kazakhstan a Roma, o presso il l’Ufficio consolare dell’Ambasciata del Kyrgyzstan a Ginevra.
I periodi più indicati sono la primavera (da aprile a giugno) e l’autunno (da settembre a novembre), stagioni in cui, sia sulle coste dell’Egeo sia a Istanbul, il clima è perfetto. In piena estate nelle località turistiche della costa fa veramente caldo, ma potete risolvere il problema con una bella siesta pomeridiana, come fanno molti turchi. Da fine ottobre a inizio aprile le spiagge sono deserte e non si fa il bagno. Da maggio a ottobre piove poco, tranne che sulla costa del Mar Nero. A metà maggio inizia la piaga delle zanzare. Per la Turchia orientale sono più indicati i tre o quattro mesi estivi, anche perché d’inverno alcune strade sono bloccate dalla neve.
Due ore avanti rispetto al meridiano di Greenwich
La corrente è a 220 volt; conviene munirsi di un adattatore.
Lira turca (YTL). I bancomat consentono di prelevare lire turche in contanti ai titolari di carte Visa, MasterCard, Cirrus e Maestro. Cercate il logo di questi circuiti sui bancomat, che troverete in quasi tutte le località. Potrete viaggiare in Turchia senza mai ricorrere alle banche e utilizzando soltanto i bancomat, se vi ricordate di prelevare abbastanza cotante nelle città dove ci sono. Nel caso la vostra tessera sia trattenuta da uno sportello non nei pressi di una banca, potreste avere difficoltà a recuperarla, perché questi bancomat non sono gestiti dalle banche, ma da organizzazioni in franchising. Prima di partire controllate con la vostra banca che il PIN che utilizzate abitualmente per prelevare sia valido anche all’estero.Le carte di credito Visa e MasterCard sono ampiamente accettate in alberghi, negozi, bar e ristoranti, ma non sempre nelle pensioni e nei ristoranti locali situati fuori dalle principali aree turistiche. Le carte American Express spesso non sono accettate.Le valute che si cambiano con maggior facilità sono euro e dollaro americano. Questa operazione si può fare negli uffici di cambio, nelle banche (che però spesso fanno molte storie) e in alcuni uffici postali, negozi e alberghi. Anche se in Turchia non c’è un mercato nero, le valute straniere sono accettate in negozi, hotel e ristoranti di molte località turistiche.
Attualmente non è richiesta alcuna vaccinazione per viaggi in Turchia. In ogni caso, si consiglia di consultare l’Ufficio di Igiene della propria città o il proprio medico. Per maggiori informazioni visita il sito del Ministero della Salute www.salute.gov.it e/o il sito del Ministero degli Affari Esteri www.viaggiaresicuri.mae.aci.it
Enorme, selvaggio ma perfettamente accessibile, il canyon di Ala-Arca, 40 km a sud di Bishkek, e’ un parco naturale di proprieta’ dello stato con dozzine di sentieri piu’ o meno impegnativi; alcuni conducono ai ghiacciai, altri, indicati per i camminatori piu’ esperti, portano alla vetta piu’ alta della regione. Il parco e’ disseminato di rifugi spartani, ma per godervi al meglio il trekking, vi consigliamo di portarvi una tenda e delle provviste. Potete utilizzare il comprensorio sciistico di Ala-Archa superiore come punto di partenza per andare a sciare sui ghiacciai, persino in estate, anche se gli impianti di risalita funzionano solo da dicembre ad aprile. Potete prenotare un’escursione nel canyon presso le agenzie di viaggi di Bishkek o, se preferite, potete visitare la zona per conto vostro in automobile o con gli autobus locali. Per accedere al parco si paga una piccola somma.