NBTS Tour Operator specialisti nei viaggi in Giordania, una terra di contrasti e di incantevole bellezza. Proponiamo una ricca selezione di Tour Giordania organizzati per viaggiatori individuali con guida in italiano, servizi privati e in esclusiva. I pernottamenti negli hotel e nei campi del deserto sono dotati di tutti comfort. Scopri la Giordania, un paese dove la rinomata ospitalità della popolazione giordana è pari alla maestosità dei suoi monumenti.
Tra i migliori Tour Operator Giordania NBTS Viaggi offre anche la possibilità vi effettuare tour di gruppo per visitare Petra e i tesori della Giordania, la perla del Medio Oriente. I nostri Viaggi di gruppo in Giordania sono in partenza tutte le settimane. Organizziamo Viaggi con guida in italiano e pernottamenti in hotel selezionati e nei campi tendati nel deserto del Wadi Rum, scelti tra i migliori del paese.
Viaggi a Petra in Giordania, la città scavata nella roccia patrimonio dell’umanità UNESCO. Durante la visita a Petra, è possibile esplorare i principali siti archeologici di questa straordinaria città incastonata tra le montagne della Giordania. L’ingresso avviene attraverso il canyon chiamato Siq, che conduce alla spettacolare facciata del Tesoro di Petra, simbolo iconico e principale attrazione del paese. Per un’esperienza indimenticabile, è possibile partecipare al suggestivo Petra by Night, cenare al caratteristico ristorante Petra Kitchen e soggiornare nei migliori alberghi della zona.
Nel viaggio organizzato in Giordania, scoprirai anche il sito archeologico di Jerash e la Valle del Giordano, fertile e sempre mutevole che degrada fino a raggiungere il Mar Morto, con fanghi e terme nei confortevoli hotel. Castelli del deserto e padiglioni di caccia degli omayyadi, la suggestiva natura del deserto del Wadi Rum con dune rosse e imponenti canaloni del deserto, immensi e silenziosi. Infine Aqaba e lo sbocco sul Mar Rosso tra resort e barriere coralline.
Giordania Viaggi Organizzati. Scegli il tuo viaggio organizzato Giordania tra le nostre proposte di viaggio. Viaggi archeologia ed ecoturismo tra spazi naturali e antiche rovine, che testimoniano le tracce della storia dell’umanità. Siamo disponibili per informazioni e preventivi per il vostro viaggio organizzato in Giordania. Vi aiutiamo a scegliere il Tour della Giordania più adatto alle vostre esigenze, dal nostro catalogo viaggi Giordania. Giordania Tour Operator specializzato in viaggi organizzati, propone tour guidati viaggi privati o in gruppo.
Per l’ingresso in Giordania è necessario il passaporto con almeno 6 mesi di validità residua e viene richiesto il visto. Per i cittadini Italiani è possibile ottenere il visto d’ingresso: presso gli uffici diplomatico/consolari giordani presenti in Italia; direttamente all’aeroporto di arrivo in Giordania, dietro pagamento in valuta locale (Dinari giordani); presso le frontiere terrestri, ad eccezione della frontiera di King Hussein Bridge/Allenby Bridge (frontiera più vicina ad Amman), e della frontiera di Wadi Araba tra Aqaba ed Eilat, dove le Autorità giordane non rilasciano il visto.
Generalmente nei nostri viaggi includiamo il costo del visto e l’assistenza del nostro personale per l’ottenimento presso l’aeroporto di Amman. Il timbro di Israele non comporta problemi per l’ingresso al paese.
La Giordania è caratterizzata da un clima mite durante tutto l’anno, pur con sbalzi di temperatura che portano a punte elevate di calore durante l’estate (nelle zone desertiche, sul mare e sul Mar Morto) e di freddo durante l’inverno. Il mese più rigido è gennaio, il più caldo agosto. La temperatura media invernale è 7°C, la massima estiva di 45°C. In Giordania si individuano tre diverse zone climatiche: clima sub tropicale nella Valle del Giordano, mediterraneo sugli altipiani e caldo nei deserti orientali e meridionali.
L’inverno dura da dicembre all’inizio di marzo: in questo periodo è bene coprirsi adeguatamente ed avere impermeabile ed ombrello. Le precipitazioni sono piuttosto scarse durante tutto l’anno, e concentrate nelle regioni nord-occidentali e sui rilievi. Le piogge nel deserto sono rare (50 mm annui) e quando si verificano sono di forte intensità e di breve durata. Il tempo, soprattutto nelle regioni desertiche, è estremamente mutevole a causa dei venti.
Si consigliano abiti freschi e pratici, occhiali da sole e un copricapo per l’estate, da aprile ad ottobre; negli altri periodi qualche capo più pesante, giacca a vento o impermeabile; per il soggiorno ad Aqaba sempre un abbigliamento tipo mare. Da non dimenticare, per qualsiasi periodo dell’anno e per tutte le destinazioni scarpe comode per camminare.
La differenza è di 1 ora in più rispetto all’Italia sia durante l’ora solare che l’ora legale.
La corrente è a 220 Volt – 50 Hz. Anche se la maggior parte delle prese di corrente è a due poli rotondi, sono comuni anche le prese a tre poli. Per evitare qualsiasi disagio consigliamo di avere al seguito un adattatore universale.
L’arabo è la lingua ufficiale. L’inglese è abbastanza diffuso e comunemente parlato dagli operatori turistici.
Il dinaro giordano (codice ISO: JOD) è la valuta ufficiale della Giordania, emessa dalla Banca Centrale della Giordania. Il simbolo utilizzato per il dinaro giordano è “د.ا” o “JOD”. Il dinaro è suddiviso in 1000 fils, anche se le monete da fils sono meno comuni e di valore molto basso. Le banconote, che vanno da 1 a 50 dinari, raffigurano immagini di leader giordani, luoghi storici e monumenti culturali. Il dinaro giordano è una delle valute più forti del Medio Oriente, con un tasso di cambio stabile grazie all’economia giordana, che si basa su servizi, commercio e aiuti internazionali. Sebbene la valuta locale sia la principale per le transazioni, il dollaro statunitense è accettato in alcune aree turistiche. Il pagamento avviene principalmente in contante, ma le carte di credito sono ampiamente usate nelle principali città e nei centri commerciali.
L’artigianato in Giordania non è molto ricco, quindi lo shopping è limitato solo a pochi generi. Si possono acquistare tappeti, ad esempio a Madaba, alcuni ancora tessuti a mano. Inoltre si possono trovare sculture in legno d’olivo, ricami, ceramiche, madreperla, ottone, rame, gioielleria in argento, artigianato beduino in genere e fucili. Ad Aqaba si trovano articoli di pelle, animali di pietra, conchiglie.
A Petra invece si possono acquistare le caratteristiche bottiglie riempite a strati di sabbia colorata. Ad Amman esiste un quartiere di orafi dove si possono comprare molto convenientemente oggetti d’oro di buona qualità. Souvenir molto diffusi sono anche i prodotti cosmetici del Mar Morto. Consigliamo di effettuare gli acquisti nella città di Aqaba in quanto è un porto franco.
Diffusa la cucina internazionale negli hotel. Da provare la cucina locale, parte fondamentale della cultura giordana, a base di carne di montone, riso, varie salse, verdure, pollo e manzo alla brace. Ottimi i dolci a base di miele. Tra i vari piatti consigliamo di provare: mansaf, è considerato il piatto nazionale giordano a base di riso, agnello e yogurt; mezzeh, antipasto costituito da pane arabo sottile servito con ciotole di varie salse; zarb, chiamato il barbecue beduino, è un piatto a base di riso, carne (pollo e agnello) e verdure, cotto nella brace sotto la terra.
Caratteristico di quest’area è l’hummus, crema di ceci accompagnata dal pane arabo; poi le falafel, polpette di ceci tritati, prezzemolo, aglio, coriandolo e cipolla, fritte nell’olio; koftas sono palline di carne macinata, solitamente manzo, pollo, agnello, miscelate con spezie e cipolle. Poi fattush, un’insalata a base di cetrioli, peperoni e pomodori; maqluba, riso che viene cotto insieme alla carne e alle verdure grigliate dentro una sorta di pentola (tajine).
Un dolce tipico della Giordania è Umm Alì, un dolce povero composto da pane raffermo, zucchero, cannella e latte. Il caffè, con le sue varianti, alla turca, arabo e beduino, è simbolo di accoglienza, tanto che di frequente all’ingresso dei centri abitati sorge il monumento di una caffettiera. Gli alcolici sono rari da trovare, e costano cari, vengono comunque prodotti vini rossi e bianchi nella Valle del Giordano, ma la bevanda alcolica tipica è l’Arak, dal gustoso aroma all’anice.
Attualmente non è richiesta alcuna vaccinazione per viaggi in Giordania. In ogni caso, si consiglia di consultare l’Ufficio di Igiene della propria città o il proprio medico. Per maggiori informazioni visita il sito del Ministero della Salute www.salute.gov.it e/o il sito del Ministero degli Affari Esteri www.viaggiaresicuri.it
Dichiarata dall’ UNESCO patrimonio dell’umanità, Petra la capitale dell’antico regno nabateo è accessibile tramite il Siq, una gola di 1,2 km circa di lunghezza e larga pochi metri; dove si può ammirare l’abilità con la quale i suoi abitanti lavoravano con il passare dei secoli la roccia rosso rosa. Infinite tombe e luoghi di culto, il famoso e misterioso Tesoro (Al Khazneh), precede l’antico Teatro Nabateo poi utilizzato ed ampliato dai Romani. Da questo punto il siq si allarga formando una vallata che ospita il centro vitale della città con il mercato, una serie di alte colonne appartenenti ad un Tempio Corinzio, il Tempio del Leone Alato, Qasr al-Bint Firaun, che secondo una leggenda beduina apparteneva alla figlia del faraone.
Da qui si parte per il Monastero (El Deir), situato al di la delle montagne e raggiungibile attraverso una scalinata di 1000 gradini percorribili, per chi lo desidera, anche a dorso di mulo. Il monastero venne costruito nel III secolo a.C. con uno stile architettonico simile al più famoso “Tesoro”. Ha però dimensioni più grandi con una larghezza di 50 metri, un’altezza di 45 metri e la porta principale di 8 metri d’altezza. Le rocce scolpite nei muri interni fanno supporre che fosse stato in seguito usato come una chiesa.
Durante gli scavi effettuati a Petra nel 2024 sotto Al-Khazneh, sono stati rinvenuti dodici scheletri intatti e un ricco corredo funerario risalente al regno nabateo. La scoperta, resa possibile da esplorazioni radar per studi idraulici, ha svelato nuove informazioni su Areta IV e i riti funerari dell’epoca. Tra i reperti, una brocca frammentata ha evocato leggende cinematografiche, arricchendo il fascino del sito.
Famoso per le narrazioni di Thomas Edward Lawrence detto Lawrence d’Arabia, che lo definiva ‘immenso, echeggiante e divino’, esaltato da molti come il più avvincente deserto del mondo, il Wadi Rum è un paradiso per gli amanti della natura. Gli alpinisti esperti possono scalare aride vette di puro granito, molto elevate, (alcune di 1.750 metri) e rupi di sabbia cristallizzata; gli escursionisti possono invece assaporare la pace e la tranquillità, ammirando le nude pareti di roccia dialoganti con i grandi spazi aperti.
I naturalisti faranno bene ad accedervi in primavera, quando le piogge rendono le colline verdeggianti, facendo nascere oltre 2000 specie di fiori esotici. Le opzioni per l’esplorazione del Wadi Rum includono veicoli a quattro ruote motrici e carovane di cammelli. I ‘veri consacrati’, naturalmente, assicurano che per scoprire l’immensa anima del Wadi Rum è necessario percorrerlo a piedi, dormendo in tenda: una soluzione per i più avventurosi, ma il cielo stellato d’oriente è per tutti.
Con un trasferimento di circa 50 chilometri verso il nord di Amman si raggiunge Jerash, località seconda soltanto a Petra tra le destinazioni preferite dai turisti in Giordania. Anticamente conosciuta con il nome di Gerasa, la città visse il suo periodo di massimo splendore sotto il dominio dei Romani per poi essere dimenticata a seguito di devastazione e terremoti. Venne riscoperta nel 1806 dall’esploratore tedesco Ulrich Jasper Seetzen, il quale riconobbe una piccola porzione di rovine della città allora sepolta dalla sabbia.
Oggi Gerasa costituisce una splendida testimonianza della grandezza e delle caratteristiche dell’opera di urbanizzazione condotta dai Romani nelle province dell’impero in Medio Oriente: strade lastricate, colonnati, templi in cima ad alture, meravigliosi teatri, spaziose piazze pubbliche, bagni termali, fontane e mura interrotte da torri e porte cittadine. Sotto l’impronta greco-romana, Gerasa conserva inoltre una peculiare commistione di oriente e occidente. Architettura, religione e lingue riflettono un processo secolare in cui due potenti culture si sono sovrapposte, coesistendo: il mondo greco-romano del bacino mediterraneo e le antiche tradizioni dell’oriente arabo.
Capitale della Giordania, la storica Rabbath-Ammon che i Greco Romani chiamarono Filadelfia, non dista più di cinque ore d’auto da qualunque punto del paese, sarà un’ottima base per le vostre escursioni. Le arti e il commercio sono fiorenti e vi sono alberghi, ristoranti, gallerie e negozi di alta classe aggiunti al fascino della vecchia Amman. Dall’antica Cittadella che domina la città potrete seguire le tracce delle molte vite di Amman, come le regali colonne di un tempio romano, gli eleganti capitelli di una chiesa bizantina, la varietà degli intagli nel Palazzo degli Omayyadi, le vetrine del museo archeologico, scavi e rovine ovunque fino al Teatro romano usato ancora oggi per manifestazioni culturali. Girare per negozi e i suq in cerca di tesori da portarvi a casa, godervi la musica, sostare nei caffè per una partita a tavola reale, o assaporare i dolci e i mezzeh della cucina giordana tradizionale, tutto questo nello spirito dell’ospitalità e l’amicizia della gente giordana.
Come se non bastassero le meraviglie della natura, i deserti della Giordania sono costellati di antichi castelli, forti, padiglioni di caccia e caravanserragli, costruiti sotto il dominio dei principi Omayyadi nella prima metà del secolo VII. Qusair Amra, dichiarato patrimonio mondiale dall’UNESCO, con i suoi muri interni e i soffitti coperti di vivaci affreschi e stanze pavimentate a mosaico; il forte di basalto nero di Azraq, quartier generale di Lawrence d’Arabia; Qasr el-Hallabat, Qasr Kharanah e Qasr Mushatta si possono visitare con un’escursione di uno o due giorni da Amman.
Dieci minuti più a ovest di Madaba si trova il luogo più venerato della Giordania, il Monte Nebo, con il monumento dedicato a Mosè, la leggenda racconta che qui morì e fu sepolto. Da un piazzale di fronte alla chiesa si gode una vista stupenda attraverso la valle del Giordano e il Mar Morto fino ai tetti di Gerusalemme e di Betlemme. A sud-est di Madaba si trovano le sorgenti termali di Zerqa Ma’in e di Zara, dove dai tempi dei romani si viene a fare la cura delle acque, o anche solo a godersi un bagno caldo, niente di meglio per concludere una giornata immersa nella storia.
Il Mar Morto è una destinazione turistica apprezzata da visitatori di tutto il mondo per le singolari proprietà delle sue acque e per il suo clima, ma anche per il retaggio storico e spirituale. Un “mare di sale”, circondato ad est da maestose montagne e ad ovest dalle colline di Gerusalemme, nel punto più basso della Terra, in quello che si crede sia stato il sito di cinque città bibliche: Sodoma, Gomorra, Admah, Zebouin e Zoar.
Fiore all’occhiello della RSCN, le cui caratteristiche geografiche e morfologiche del paesaggio, combinate con quelle climatiche, fanno dei 300 chilometri quadrati della Riserva Naturale di Dana, un luogo incantevole, raggiungibile lungo il percorso della Strada dei Re. Questo territorio comprende un sistema di gole e montagne che si estende dall’alta valle del Rift ai bassopiani desertici del Wadi Araba, ed accoglie numerose specie in via d’estinzione, come stambecchi, gazzelle di montagna, tassi, volpi rosse e lupi.
Vita naturale a parte, questa zona offre notevoli sorprese archeologiche e culturali, basti citare le antiche miniere di rame nel Wadi Faynan, scoperte solo nel 1998. Altro patrimonio di valore, quello umano, che ha dato forma al paesaggio per centinaia di generazioni. Dopo un periodo di abbandono, si è dato il via al recupero delle antiche case del villaggio di Dana, costruite in pietra e con soffitti a volta; oggi gli abitanti hanno riscoperto le tradizioni artigianali ed agricole. Potrete trovare gradevoli manufatti, vasellame e gioielli, ottima frutta fresca e secca. Dana è posta all’estremità est della riserva e domina la valle del Wadi Dana dall’alto di un dirupo, offre un panorama mozzafiato!
Per raggiungere il castello crociato di Kerak si passa prima attraverso il Wadi Mujib, un ripido canyon profondo 1000 metri, che inizia a preparare la giusta atmosfera per la vostra visita. La fortezza è un oscuro dedalo di sale dalle volte in pietra e corridoi interminabili. La parte meglio conservata è sotterranea e si può raggiungere attraverso una massiccia porta. Il castello è un edificio più maestoso che propriamente bello, ed è certamente fra i più impressionanti esempi del genio architettonico militare dei crociati.
Il più famoso occupante del castello di Kerak fu Reginaldo di Chatillon, la cui reputazione di uomo sleale, traditore e brutale rimane insuperata. Egli ruppe una tregua con il Saladino, che ritornò con un’imponente armata pronta per la guerra. Reginaldo e Guido, il re di Gerusalemme guidarono le forze crociate ma patirono una massiccia sconfitta. Reginaldo venne fatto prigioniero e fu decapitato da Saladino stesso, che segnò così l’inizio del declino delle fortune crociate. Il castello fu ampliato con una nuova ala occidentale aggiunta dagli ayyubidi e dai mammalucchi.
Un documento solitario della trascorsa gloria crociata è il castello di Shobak, a soltanto un’ora a nord di Petra. Un tempo chiamato “Mont Real”, Shobak risale allo stesso periodo turbolento di Karak. E’ appollaiato sul pendio di una montagna, e domina su un’ampia estensione di alberi da frutta. L’esterno è impressionante, con un ponte minaccioso e imponenti mura di cinta triple, ma nonostante le precauzioni del suo costruttore questa fortezza cadde sotto Saladino dopo soli 75 anni dalla sua costruzione. Oggi sono ancora visibili le iscrizioni che i suoi orgogliosi successori incisero sulle mura del castello.
La Valle del Giordano riveste anche un profondo significato per i turisti religiosi: da quasi due millenni l’area di fronte a Gerico è identificata come quella in cui Gesù Cristo fu battezzato da Giovanni Battista. A partire dal 1996 una serie di scoperte archeologiche fra il Giordano e Tell al-Kharrar (“La collina di Sant’Elia”) hanno permesso di assimilare quest’area alla la biblica “Betania al di là del Giordano”, dove viveva Giovanni al tempo in cui battezzò Gesù. Oggi la collinetta è il punto focale del Sito Battesimale ed è coperta dalle rovine di un monastero bizantino, costituito da chiese, ampie fonti battesimali e sistemi di conservazione dell’acqua.
I ritrovamenti, risalenti al I secolo d.C., confermano che il sito era abitato durante le vite di Gesù e Giovanni Battista. Un edificio del III secolo in cui si trova un mosaico pavimentale bianco è stato identificato come una “sala di preghiera” paleocristiana. Sulla Collina di Elia è stata anche individuata la grotta in cui, secondo numerosi testi di pellegrini bizantini, Giovanni Battista visse e battezzò. Più vicino al fiume Giordano sorgono altre quattro chiese bizantine. Queste strutture si trovano menzionate nei testi degli scrittori bizantini, che le collegavano alla tradizione del battesimo di Gesù.
La strada che da Amman va verso sud seguendo la Kings’ Highway (una pista vecchia di 5000 anni) è uno degli itinerari più memorabili della Terrasanta e attraversa una serie di antiche città. La prima è Madaba, “la città dei mosaici“. La principale attrazione di Madaba, che si trova nella chiesa ortodossa di San Giorgio, è un mosaico bizantino del VI secolo, che rappresenta Gerusalemme e altri luoghi sacri. La mappa misura 25 x 5 metri che conta ben 5 milioni di tessere di pietra colorata, raffigura monti e valli, villaggi e città fino al delta del Nilo. Questo mosaico sicuramente il migliore tra gli innumerevoli mosaici che si possono ammirare nelle chiese e nelle case di Madaba.
Aqaba, preziosa per la Giordania come sbocco sul mare, porta un po’ di refrigerio a chi viene dai deserti rosa più a nord. Le sue spiagge sabbiose e le sue scogliere coralline sono le più pulite del Mar Rosso. Con i suoi alberghi, ristoranti e negozi Aqaba ospita turisti tranquilli e rilassati, che amano divertirsi più di giorno che di notte. Ad Aqaba vi sono acque profonde del colore indaco appena fuori della spiaggia, che vi permettono di arrivare facilmente a un caleidoscopio di vita marina.
La barriera corallina di Aqaba è sana e vitale, e si adorna di un’indicibile varietà di pesci e coralli. Aqaba offre straordinarie possibilità ai subacquei, sia di giorno che di notte, e vanta un Royal Diving Centre; ma vi sono anche molte altre possibilità di praticare sport acquatici, si può nuotare con maschera e pinne, pescare o veleggiare. Aqaba gode di un clima mite per nove mesi all’anno, in inverno, primavera e autunno. L’estate è calda, ma basta trovare il ritmo giusto per adattarsi al clima. Aqaba è inoltre un porto franco dove le tasse locali sui beni sono ribassate.
La Valle del Giordano si stende al confine nord della Rift Valley dell’Africa Orientale. Una volta discesa nel Mar Morto raggiunge 400 m sotto il livello del mare, il punto più in basso di tutta la superficie terrestre. Una tipica valle mediterranea, con inverni miti ed estati molto calde che, grazie alla bassa altitudine, è anche una serra naturale, ricca di minerali e d’acqua nelle erte wadi (valli) su ciascuno dei suoi lati.
In tempi antichi la Valle del Giordano era uno dei luoghi più fertili del Medio Oriente, ed è in questa che terra nacquero alcune delle civiltà più antiche del mondo. Oggi un’ampia rete di dighe e canali irriga la regione e ci sono ovunque segni di vita. Attraversando la valle in automobile, specialmente in primavera, potrete vedere la soffice coperta di grano, fiori e giardini che la adorna.
Citata sia nel Vecchio che il Nuovo Testamento, venne fortificata dai romani e abbellita, dai cristiani locali, con mosaici in stile bizantino per oltre un secolo dopo l’inizio della dominazione musulmana: Kastron Mefaa, la moderna Umm ar-Rasas, ha una lunga storia. La città dalla fortificazione rettangolare è una distesa di rovine, ma diversi edifici nella sua parte orientale, comprese chiese, una corte con un pozzo, scale e magnifici archi in pietra, sono stati rinvenuti e restaurati.
Ma l’attrazione principale sorge all’esterno delle mura: è la chiesa di Santo Stefano, con il suo pavimento a mosaico perfettamente conservato, il più grande in Giordania. Il mosaico mostra l’immagine di 15 città della Terra Santa, sia ad est che ad ovest del fiume Giordano. Una scoperta seconda soltanto al mosaico pavimentale di Madaba. A meno di 2 chilometri dalla città fortificata sorge la più alta torre antica della Giordania, un enigma che continua a sconcertare gli specialisti: una torre a pianta quadrata alta 15 metri, priva di porte e scale interne, oggi dimora di stormi d’uccelli.
E’ la città dove avvenne il famoso miracolo dei maiali, Gadara era conosciuta come un importante centro culturale. Qui hanno vissuto molti poeti e filosofi classici, compreso Teodoro, il fondatore della scuola retorica a Roma; un poeta definì la città come “una nuova Atene”. Appollaiata sulla splendida cima di una collina che si affaccia sulla valle del Giordano e sul Mare di Galilea, Umm Qays può vantare un suggestivo terrazzo colonnato e le rovine di due teatri. Potete visitare questi splendidi luoghi e poi cenare sulla terrazza di un buon ristorante, con la vista mozzafiato di tre paesi confinanti.
Pella o Tabaqat Fahl, è tra le favorite degli archeologi, è eccezionalmente ricca di reperti storici, alcuni dei quali estremamente antichi. A parte le rovine del periodo greco-romano, compreso l’Odeon (teatro), Pella offre ai suoi visitatori l’opportunità di vedere le rovine dell’insediamento calcolitico del quarto millennio a.C., i resti dell’età del bronzo e le città fortificate dell’età del ferro, le chiese e le case bizantine, un quartiere residenziale del primo periodo islamico e una piccola moschea medievale.
As-Salt, antica città situata a soli 30 minuti da Amman, rappresenta un luogo di straordinaria bellezza e importanza storica. Nel 1922, per pochi giorni, As-Salt fu la capitale dell’Emirato di Transgiordania, sottolineando il suo ruolo centrale nella storia della regione. La città conserva ancora il fascino di quell’epoca, in particolare nel suo centro storico, dove si possono ammirare le abitazioni di fine Ottocento. Queste case, costruite con una pietra calcarea gialla estratta dalle cave locali, rappresentano un esempio unico di architettura tradizionale ottomana.
As-Salt è un luogo di convivenza pacifica tra musulmani e cristiani, una caratteristica che la rende un simbolo di tolleranza religiosa e integrazione culturale. Passeggiare per le sue strade significa immergersi in una realtà fatta di tradizioni condivise e un’atmosfera accogliente, tipica della cultura locale. Questa cittadina, caratterizzata da un’atmosfera unica, è entrata il 27 luglio 2021 nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’UNESCO, grazie alla sua capacità di rappresentare una “città della tolleranza e di ospitalità urbana”.
La Giordania è un gioiello del Medio Oriente, un luogo in cui le antiche civiltà hanno lasciato il segno che il mondo può ammirare. Regina Rania di Giordania
In Giordania il passato non è solo un ricordo ma una testimonianza vivente della resilienza della ricchezza della storia umana. Re Abdullah II di Giordania