L’abbagliante Salar di Uyuni, il deserto di Atacama, la Cordigliera delle Ande e le sue le lagune incastonate come gemme, i paesaggi lunari, vulcani innevati che si ergono a quote superiori a 4.000 metri, archeologia e tesori coloniali, il Lago Titicaca e le sue isole, l’Amazzonia ed i parchi nazionali. Questo è quello che offre la Bolivia. Una biodiversità naturale della sua fauna e flora offre a chi sceglie un viaggio in Bolivia la una totale immersione nel paradiso dell’ecoturismo. NBTS Tour Operator Bolivia, vi porterá alla scoperta di una terra indimenticabile con una selezione di viaggi e tour individuali, su misura e di gruppo, fuori dai circuiti di massa per vivere un’esperienza di viaggio esclusiva.
Per i cittadini italiani in viaggio in Bolivia è necessario il passaporto valido 6 mesi dal momento della partenza. Nessun visto è richiesto per accedere nel paese.
Il clima della Bolivia è molto vario. Da Ovest a Est si riporta una media annuale di temperatura che aumenta progressivamente dal freddo altiplanico, da – 3 a 12 °C, a un caldo tropicale delle terre basse, tra 20 e 28 °C. Nelle valli intermedie il clima è mite e la temperatura varia fra 15 e 20 °C. Nelle terre alte la temperatura scende notevolmente durante la notte. L’epoca delle piogge è da ottobre ad aprile.
Abiti leggeri, un maglione per la sera. Per le escursioni nella Sierra abiti un po’ più pesanti, piumino e un impermeabile per le piogge e scarpe comode.
-5h rispetto all’Italia; -6h quando in Italia vige l’ora legale.
Il voltaggio varia a seconda della località tra 210/110 Volts. E’ necessario munirsi di un adattatore di tipo americano a lamelle piatte (le spine in uso sono quelle a due spinotti piatti).
Le lingue ufficiali sono lo Spagnolo, l’Aymara e il Quechua (con vari dialetti nelle varie regioni). La grande maggioranza della popolazione parla spagnolo, ma il 60% comunica anche o solo nelle lingue originarie quechua o aymará o in quelle appartenenti alle famiglie tupi-guaraní, chiquito, arawak e tacana o in altre minori.
La moneta della Bolivia è il Boliviano (codice moneta B$) che si divide in 100 centavos. Le banconote in circolazione sono biglietti da 200, 100, 50, 20 e 10 Bolivianos e monete da 50, 20 e 10 Centavos. La valuta più facilmente convertibile é il Dollaro Usa, mentre nelle principali località è possibile cambiare l’Euro. Il denaro si può cambiare presso le case di cambio o presso le banche delle grandi città. I traveller’s cheques e carte di credito sono accettate nelle maggiori città e nelle località turistiche.
La cucina boliviana, seppur poco conosciuta, presenta molti piatti semplici e gustosi, prevalentemente a base di carne bovina o suina, accompagnata spesso da mais, fagioli neri e da patate. Alcune specialità sono davvero deliziose: le salteñas (lo spuntino di metà mattina preferito in Bolivia), la sopa de quinoa (minestra di quinoa, cereale caratteristico della regione), le trote del lago Titicaca e il surubí (un pesce gatto dell’Amazzonia). Altre vanno assaggiate almeno per curiosità, e potrebbero anche piacere: il charque kan (carne di lama essiccata con una specie di polenta), la yuca (manioca) e il masaco (carne bovina essiccata con un tipo particolare di banana). Per insaporire i piatti a volte si utilizza una salsa piccante di pomodori e peperoncino. Il paese vanta inoltre una ottima produzione di frutta tropicale come le banane, la papaia e il mango. Jugos e licuados sono gli ottimi succhi e frullati di frutta fresca venduti sulle bancarelle nei mercati. La birra boliviana, il vino e la chicha (liquore distillato dal granoturco) sono tutti ottimi, ma fate attenzione: se siete invitati a bere con la gente del posto, sappiate che gli alcolici sono forti e i boliviani sono grandi bevitori.
Attualmente non è richiesta alcuna vaccinazione per viaggi in Bolivia. A seguito del verificarsi di casi di febbre gialla, le locali autorità competenti hanno intensificato i controlli sul certificato di vaccinazione internazionale (libretto giallo). La vaccinazione contro la febbre gialla è pertanto fortemente raccomanda a tutti i viaggiatori che si recano in Bolivia. E’ obbligatoria per tutti i viaggiatori provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia o che abbiano transitato in un Paese dove la malattia è endemica, nonché per i viaggiatori che si rechino in località dei seguenti dipartimenti dove la malattia è endemica: Chuquisaca, La Paz, Cochabamba, Tarija, Santa Cruz, Beni e Pando. In ogni caso, si consiglia di consultare l’Ufficio di Igiene della propria città o il proprio medico. Per maggiori informazioni visita il sito del Ministero della Salute www.salute.gov.it e/o il sito del Ministero degli Affari Esteri www.viaggiaresicuri.mae.aci.it
Questa immensa salina di 12.000 kmq è situata a un’altezza di 3.650 metri sul livello del mare, faceva parte di un lago salato preistorico che comprendeva la maggior parte della regione sud-occidentale della Bolivia. E’ stato stimato che il lago contenga 10 miliardi di tonnellate di riserve di sale fino, ma gli unici che sfruttano questa risorsa sono i campesinos, abitanti locali armati esclusivamente di picconi e pale. L’Isla de Pescadores, situata al centro della salina, e’ ricca di spettacolari cactus e ospita una piccola colonia di vizcacha (roditori con lunghe code della famiglia dei cincilla’). A sud-est della salina si trova il villaggio di Uyuni, la migliore base di partenza per le escursioni. A nord-ovest di Salar de Uyuni si trova Salar de Coipasa. Sulla costa settentrionale di questa salina si trova il villaggio indios Chipaya, i cui abitanti potrebbero essere i discendenti della civilta’ perduta dei Tiahuanaco.
Questo lago di color rosso fuoco si trova nel lontano sud-ovest della Bolivia, in mezzo a remoti altipiani, circondati da un paesaggio surreale e senza alberi punteggiato da dolci colline. Chi ama il birdwatching potra’ osservare i rari fenicotteri di James che abitano nella zona del lago. Le temperature scendono al di sotto di -20°C ma l’aria freddissima ha un forte profumo di yareta, un arbusto usato come combustibile. A soli 50 km a sud del lago si trova il Sol de Manana, 4800 m, dove un geyser, pozze di fango ribollente e fumarole infernali emettono puzzolenti esalazioni solforose nella fresca aria di montagna.
L’immenso lago Titicaca e’ tra i laghi navigabile a piu’ alta quota del mondo e la sua estensione e’ di 233 km da nord-ovest a sud-est e 97 km da nord-est a sud-ovest. Il lago ha un litorale frastagliato, 36 isole e un’acqua eccezionalmente limpida. Il Lago Titicaca e’ venerato dagli indios che ne abitano le coste, secondo la mitologia degli Incas le due isole in mezzo al lago, l’Islas del Sol e l’Islas de la Luna, sono i luoghi leggendari della creazione. La principale citta’ e’ Copacabana, che ha una splendida cattedrale bianca in stile moresco e ospita la Fiesta de la Virgen de Candelaria. L’Isla Suriqui e’ famosa per le sue imbarcazioni di canne di totora; l’Isla Kalahuta per le sue torri funerarie di pietra; mentre l’Isla Incas, secondo la leggenda, ha una rete di cunicoli sotterranei che la collegano a Cuzco, l’antica capitale inca ora in Perù.
La Laguna Verde è uno spettacolare lago di colore verde-blu situato ad un’altezza di 5.000 metri, nell’estremità sud-occidentale della Bolivia. Alle spalle del lago domina la figura imponente del Vulcano Licancabur, alto 5.930 metro sulla cui vetta si trova una cripta inca. La leggenda narra che i giovani uomini inca dovevano camminare fino in cima senza un abbigliamento che li proteggesse ed erano costretti a morire di freddo come sacrificio alle divinita’.