
ARABIA SAUDITA
NBTS Tour Operator Catalogo Viaggi Arabia Saudita
La scoperta di una cultura ancora pura, per la mancanza fino ad oggi di contatti con l'occidente. L'Arabia Saudita è un paese misterioso, vastissimo e frequentato sin dai tempi dei Nabatei che, sulla Via dell'Incenso, costruirono Petra a nord e Madain Saleh, l'antica Hegra, in pieno deserto saudita, un sito archeologico è di straordinario interesse. Oggi il turismo può toccare anche altre località come il deserto di dune del Nafud, l'oasi di Jubbah, i preistorici monoliti di Sakaka, la Hisma Valley, con splendide e selvagge vallate rocciose con dune di sabbia rosse e rocce ocra. Poi le coste del Mar Rosso, disabitate e incantevoli, la scenografica oasi di El Ula, enormi palmeti nel deserto circondati da verticali pareti rocciose.
Cosa Vedere in Arabia Saudita

Mada’in Saleh
L'area archeologica di Mada’in Saleh è difficile da descrivere per la sua straordinaria bellezza e l’unicità di quest’area selvaggia, spettacolare, sconosciuta, visitata da poche persone, ma così ricca di interesse archeologico. Mada’in Saleh, tradotto la città del profeta Saleh, è il nome dell’antica Hegra la città nabatea che assieme a Petra in Giordania era uno dei due centri più importanti sulla rotta dell’incenso, la via carovaniera che proveniva dal regno della regina di Saba (l’attuale Yemen) e attraverso tutta la penisola arabica consentiva il trasporto delle merci, prodotte tra i monti del sud o importati dall'India, fino al Mediterraneo. I Nabatei erano degli straordinari scultori delle rocce e, come a Petra, a Hegra hanno scolpito oltre 100 enormi tombe su pareti rocciose e roccioni isolati nel deserto la maggior parte delle quali decorate con ingressi maestosi: colonne, capitelli, architravi, aquile, e altri simboli che risaltano in modo sorprendente sulla roccia giallo ocra di queste montagne. Per costruire alcune tombe addirittura sono state tagliate enormi “fette” di montagna. Gli interni purtroppo sono vuoti, depredati da secoli di razzie e presentano solamente nicchie e loculi dove venivano posti i corpi dei morti.

Hisma Valley
Hisma Valley, una vasta zona caratterizzata da imponenti e scenografiche formazioni rocciose color ocra che emergono da sabbie colorate dal rosa al rosso. E’ la stessa formazione rocciosa che si trova nella famosa vallata di wadi Rum in Giordania, distante poco più di un centinaio di chilometri, ma molto più vasta e grandiosa. Ci si inoltra in questo bel paesaggio tra faraglioni di roccia, dune e torrioni, attraversando vallate successive alla ricerca degli angoli più suggestivi. Questo deserto è abitato, è facile incontrare tende di “bedù” i beduini originari della penisola arabica che mantengono ancora le loro tradizioni di vita ancestrale. Le tende sono basse e piuttosto ampie con due lati aperti per permettere il passaggio dell’aria. Sono costituite da grandi teli in lana di cammello marrone e nera tessuta in strisce unite poi tra loro. I beduini dell’Arabia Saudita sono molto riservati e si dovrà chiedere il permesso per avvicinarsi alle loro tende. A volte è rifiutato, ma a volte si incontrano delle famiglie ospitali e si potrà essere invitati in una delle loro tende a bere il “chai” (the) o il “gawa” specie di caffè aromatizzato con i semi di cardamomo. Certamente non sono poveri come i nomadi del Sahara e generalmente dispongono di camionette fuoristrada posteggiate davanti alla tenda. Il benessere di questo paese è arrivato anche nel deserto.

Al Ula
Situato a 1.100 km da Riyadh, nell'Arabia Saudita nord-occidentale, AlUla è un luogo di straordinario patrimonio naturale e umano. La vasta area, che copre 22.561 km², comprende una lussureggiante valle di oasi, imponenti montagne di arenaria e antichi siti del patrimonio culturale risalenti a migliaia di anni fa quando regnarono i regni Lihyan e Nabatei. Il sito più noto e riconosciuto di AlUla è Hegra, il primo sito patrimonio mondiale dell'UNESCO dell'Arabia Saudita. Antica città di 52 ettari, Hegra era la principale città meridionale del Regno dei Nabatei ed è composta da oltre 100 tombe ben conservate con facciate elaborate ritagliate dagli affioramenti di arenaria che circondano l'insediamento urbano fortificato. Oltre a Hegra, AlUla ospita una serie di affascinanti siti storici e archeologici come: Ancient Dadan, la capitale dei Regni Dadan e Lihyan, che è considerata una delle città più sviluppate del I millennio a.C. della penisola arabica; migliaia di siti e iscrizioni di arte rupestre antica; e stazioni ferroviarie di Hijaz.
Nell'ottobre 2020 AlUla riaprirà i siti chiave del patrimonio mondiale, tra cui il sito Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, Hegra, Dadan, AlUla Old Town e Jabal "Ikmah". Attualmente sono chiusi per consentire il lavoro archeologico in corso e migliorare i siti pronti ad accogliere i visitatori. Molti altri siti come Elephant Rock e altre aree panoramiche rimangono accessibili ai visitatori durante Desert X AlUla, che coincide con il festival "Winter at Tantora".
Ad Al Ula sono interessanti le visite al museo e al vecchio nucleo abitativo, costituito da case in argilla a più piani e stretti vicoli coperti. Poco lontano, scavate nelle pareti rocciose del canyon, si scorgono numerose tombe; la più famosa è chiamata Tomba dei Leoni, per le singolari teste di leone che ne decorano l’ingresso (le tombe sono visibili da una distanza di un centinaio di metri, essendo la zona archeologica recintata e non accessibile). Nella zona si trova anche il sito di Umm Al-Daraj (Madre della scalinata), dove un’erosa scalinata scavata nella parete rocciosa conduce a un’antico altare sacrificale dell’epoca lihyanita con alcune belle iscrizioni in aramaico e nabateo e incisioni rupestri raffiguranti uomini e cammelli. Una strada panoramica sale sul promontorio vulcanico che domina l’oasi, da dove si gode uno stupendo panorama. Con vetture 4x4 ci si inoltra nel deserto circostante, una scenografia unica di formazioni rocciose erose dal vento in forme sempre diverse che fuoriescono dalla sabbia.