Turismo Enogastronomico. Il futuro post pandemia e l’importanza dell’Enoturismo e del Turismo Gastronomico per lo sviluppo del territorio con l’obiettivo di rivitalizzare l’economia regionale e nazionale. La ripresa del turismo dopo la pandemia e delle preferenze dei viaggiatori Post Covid. L’importanza del turismo sostenibile come nuova forma di vacanze e di vita. Chi è il turista enogastronomico? Quando è nato il turismo enogastronomico?

Turismo Enogastronomico

Secondo degli studi condotti dal Neuropsicologo Lutz Jäncke, le cose che si ricordano di più di un viaggio sono le relazioni umane (46,4%), seguite dal cibo (40,9%), i colori (38,7%) e gli odori (29,9%). Per questo il turismo enogastronomico è una fetta di mercato molto importante di cui si è vista già una crescita durante il 2020, dove si è preferito un turismo di prossimità.

Il turismo enogastronomico rappresenta una potenzialità per la valorizzazione, la tutela e la destagionalizzazione delle destinazioni turistiche, ma anche contribuisce alla sostenibilità dei territori. I luoghi, le loro caratteristiche, le identità e le specificità diventano gli elementi strategici per differenziarsi e per trasmettere un senso di orgoglio locale ai residenti.

Tra i relatori che hanno contribuito a far comprendere le dinamiche e i possibili scenari futuri di sviluppo, dalla situazione mondiale tracciata da UNWTO, a quella regionale italiana, ci sono Roberta Garibaldi, Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e Sandra Carvão, Chief of Market Intelligence and Competitiveness UNWTO – Agenzia delle Nazioni Unite per il turismo.

Durante il suo intervento la Sig.ra Sandra Carvão dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il turismo ha evidenziato che bisogna creare nuovi prodotti all’insegna delle preferenze dei viaggiatori post Covid. Come ad esempio è avvenuto in Portogallo, dove grazie alla collaborazione di grandi chef si è pensato di dare un’offerta del tutto innovativa con l’obiettivo di rivitalizzare l’economia regionale e nazionale.

Arrebita Bio

In Portogallo si è pensato di ridare vita a 2 villaggi rurali di montagna e di creando un’offerta dove vengono cucinati piatti tipici dagli chef, che poi si consumano come un pic-nic all’aria aperta. L’iniziativa si chiama Arrebita Bio e si svolge il 3 e 4 ottobre 2021. Ideata da Amuse Bouche, Arrebita Bio punta su sostenibilità e biodiversità e sulla volontà di stimolare l’economia rurale del turismo interno e nazionale.

Il 3 ottobre, l’evento si svolge nel villaggio di Penha Garcia. È nei laminatoi che alcuni dei migliori chef del paese cucineranno piatti sul fuoco e ispirati alle tradizioni della regione. Situati sulle rive del fiume Pônsul, questi mulini a vento dove un tempo si producevano farina di grano e segale fanno parte della Rotta dei Fossili, un’area classificata dall’UNESCO dove si trovano tracce di trilobiti risalenti a 480 milioni anni fa.

Il 4 ottobre tocca a Idanha-a-Velha, uno dei 12 villaggi storici del Portogallo, a ricevere i cuochi per le strade e le rovine romane. Un palcoscenico naturale privilegiato dove i visitatori avranno l’opportunità di assaggiare la cucina di strada più creativa e contemporanea, in creazioni che valorizzano i prodotti migliori e più freschi della regione in una logica sostenibile. Per maggiori informazioni www.arrebitaportugal.pt

Turismo enogastronomico in Italia

Quanto vale il turismo enogastronomico in Italia? Qual’è l’entità del turismo enogastronomico in Italia? Il Turismo Enogastronomico è un fenomeno in continua crescita. Questo è dimostrato anche nella quarta edizione del Rapporto Sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021.

La curatrice Roberta Garibaldi racconta: “La crescita del fenomeno enogastronomico è costante: se nel 2016 soltanto il 21% degli intervistati aveva svolto almeno un viaggio con principale motivazione legata a quest’ambito nei tre anni precedenti, per poi salire al 30% del 2018 e al 45% del 2019, con l’analisi 2021 la percentuale è cresciuta fino al 55%.

L’impatto della crisi innescata dal Covid pesa sul numero di esperienze fruite che diminuiscono in media del 27% rispetto 2019 e sul potere di spesa (il 31% afferma di aver destinato un budget inferiore rispetto al 2019, mentre il 27% dispone di maggiori risorse). Se la pandemia ha frenato la possibilità di vivere esperienze, la globalità dei dati ci mostra una crescente attenzione al tema enogastronomico e anche un nuovo profilo del turista”.

Turismo enogastronomico in Piemonte

Un luogo che ben si presta a questo tipo di Turismo sono Le Langhe del Piemonte, luogo ideale per gli amanti della buona cucina e del buon vino. Il paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato è un territorio unico che ha avuto il riconoscimento da parte dell’UNESCO. Una terra diventata patrimonio dell’umanità per le caratteristiche del paesaggio e la coltivazione del vino.

Molti ristoratori oggi propongono la tradizionale gastronomia del territorio accompagnata dai rinomati vini pregiati delle Langhe. Gli appassionati di enoturismo, possono visitare cantine e dormire in qualche azienda agricola dove il turista può fare esperienza della cultura locale assaggiando grandi vini accompagnati della cucina piemontese e i piatti tipici del Piemonte.

Turismo enogastronomico nei Viaggi Post Covid

Da sempre attento ai temi legati all’ambiente, NBTS Viaggi Tour operator ha partecipato alla fiera del Turismo BIT Digital Edition 2021, dove si è parlato di futuro del Turismo, soprattutto in veste sostenibile. Questi i 4 fattori che influenzeranno le decisioni sulle vacanze per il prossimo futuro. Tra le future intenzioni dei viaggiatori post Covid, le preferenze sono andate a mete dedicate allo svago, ma si fa molta attenzione alla sicurezza della destinazione.

Cresce inoltre la domanda di paesi dove siano presenti la natura e ci sia la possibilità di fare attività outdoor. Al quarto posto c’è l’attenzione dei viaggiatori alla qualità del cibo e alla gastronomia locale. I viaggiatori per la ripresa del turismo preferiscono quindi un nuovo tipo di viaggio, più legato alla natura del territorio e alle sue caratteristiche.

Destinazioni all’aria aperta dove si possono fare attività ed esperienze legate alla cultura del cibo. Un turismo quindi più sostenibile e legato ai ritmi della terra. Infine l’Osservatorio Politecnico di Milano ha individuato il turismo sostenibile come uno dei trend che guiderà il rilancio e lo sviluppo del turismo per i prossimi 10 anni.

Leggi anche il nostro Blog di Cucina Etnica con ricette da tutto il mondo.