NBTS Tour Operator dalla sua nascita ha sostenuto Emergency con varie iniziative di beneficenza e donazioni. Grazie ai nostri clienti nel corso degli anni abbiamo aiutato gli ospedali di Emergency e in particolare in Cambogia il centro chirurgico e traumatologico di Battambang, in Afghanistan il centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul, in Sudan il centro “Salam” di cardiochirurgia di Khartoum e il centro chirurgico e centro pediatrico di Freetown in Sierra Leone.

EMERGENCY è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Emergency promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

Per informazioni sull’iniziativa: www.emergency.it – inviaggioper@emergency.it

La società: NBTS Viaggi s.r.l.
Recapiti: Via Vespucci 9, 10128 Torino
Licenza: n. 9931/2003/1 Rilasciata dal Comune di Torino
Ha aderito al programma di responsabilità sociale “IN VIAGGIO PER EMERGENCY

Periodo e durata dell’operazione: L’iniziativa è partita dal 1 gennaio 2010 ed è durata fino al 31 dicembre 2018.
Tipo di operazione: si tratta di un’iniziativa di raccolta fondi che prevede, per il periodo indicato, una donazione di parte della quota del viaggio per ogni cliente che acquisterà un tour con destinazione segnalata.

Emergency in Sierra Leone

Dal 2001 Emergency ha curato in Sierra Leone oltre 680.000 persone (dati al 31 dicembre 2016). In Sierra Leone, la guerra civile terminata nel 2001 ha distrutto le già scarse infrastrutture sanitarie del paese. Il tasso di mortalità infantile, fino al 2007 il più alto al mondo, è determinato principalmente dalla diffusione di malaria, diarrea, malnutrizione e infezioni.

Nel 2001 Emergency ha avviato a Goderich, un villaggio alla periferia di Freetown, un Centro chirurgico destinato alle vittime di guerra successivamente ampliato alla cura dei pazienti ortopedici e di tutte le emergenze chirurgiche. Nel 2002, accanto all’ospedale è stato costruito un Centro pediatrico presso cui vengono curati circa 1.300 bambini ogni mese. Le principali patologie riscontrate sono malaria, anemia e infezioni respiratorie.

A settembre 2014, per far fronte all’epidemia di Ebola nel Paese, Emergency ha aperto un Centro per la cura dei malati di Ebola (poi diventato Centro di isolamento) a Lakka, a pochi chilometri da Freetown. Nei mesi successivi abbiamo aumentato il nostro impegno per lottare contro il virus, aprendo un Posto di primo soccorso a Waterloo e un Centro di cura da 100 posti a Goderich. In seguito alla diminuzione dei casi registrati quotidianamente nel Paese una volta passato il picco dell’epidemia, il Posto di primo soccorso di Waterloo e l’Ebola Holding Centre a Lakka hanno cessato le attività.

A maggio 2015, anche il centro di cura di Goderich ha cessato le attività. Da febbraio 2015, Emergency è coinvolta nella realizzazione dei progetti di ricerca “EbolaMoDRAD” e “FILODIAG” finanziati dalla Commissione Europea attraverso il programma Innovative Medicines Initiative. Tra fine 2015 e inizio 2016 sono iniziate le attività dei Posti di primo soccorso (FAP – First Aid Post) a Lokomasama e a Kissi Town, Waterloo.

Emergency in Afganistan

Da dicembre 1999, Emergency ha curato in Afghanistan oltre 3.473.549 persone (dati al 30 settembre 2012) nei suoi 3 Centri chirurgici, nel Centro di maternità, nei Posti di primo soccorso e Centri sanitari. In più di 40 anni il conflitto afgano ha causato un milione e mezzo di morti e quattro milioni di profughi.

Denutrizione, scarso accesso ad acqua sicura, infezioni gastrointestinali e alle vie respiratorie non trovano risposte in un sistema sanitario nazionale inadeguato ai bisogni della popolazione. Emergency è in Afghanistan dal 1999. Ha costruito un Centro chirurgico e un Centro di maternità ad Anabah, nella valle del Panshir, un Centro chirurgico a Kabul, un ospedale a Lashkar-gah e una rete di Posti di primo soccorso e Centri sanitari.

Dal 2000 Emergency è impegnata in un programma di assistenza sanitaria ai detenuti delle maggiori carceri del Paese. Emergency ha aperto il Centro chirurgico di Kabul nell’aprile 2001. Un ex asilo bombardato, nel centro della città, è diventato il nucleo dell’ospedale aperto da Emergency per offrire assistenza chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime di guerra.

Nel 2002, d’intesa con il ministero della Sanità locale, l’attività dell’ospedale è stata estesa alle emergenze chirurgiche e traumatologiche. Nell’agosto del 2003 è stato aperto un Reparto di rianimazione e terapia intensiva dotato di 6 posti letto, con monitor, infusori e ventilatori. Nell’agosto 2005 è stato installato un apparecchio per tomografie computerizzate, tuttora l’unico disponibile gratuitamente in Afghanistan.

L’ospedale è oggi il più importante centro di chirurgia di guerra del Paese. L’ospedale di Kabul è il centro di riferimento per i pazienti visitati presso i Centri sanitari e i Posti di primo soccorso di Emergency di Ghazni, Chark-Logar, Maydan Shahr, Mirbachakot, Said Khil, Sayad, le cliniche di Emergency all’interno degli orfanotrofi maschile e femminile, del riformatorio Juvenile Rehabilitation Center di Kabul e nelle principali prigioni della città.

Emergency in Sudan

Nel dicembre 2011 Emergency ha aperto un Centro pediatrico a Port Sudan nello stato del Red Sea. Port Sudan, capitale dello stato del Mar Rosso, è una città di importanza strategica per tutto il Sudan. Negli ultimi anni ha avuto un’enorme crescita demografica e in città è arrivato un enorme numero di poveri: contadini in fuga dalle campagne prostrati dalle siccità sempre più frequenti, lavoratori a giornata del porto, profughi provenienti dai vari conflitti dell’area.

Il Centro pediatrico di Emergency sorge su un’area donata dalla municipalità e dispone di 3 ambulatori, un reparto di degenza con 14 posti letto, una corsia di terapia sub-intensiva con 4 posti letto, una farmacia, spazi per gli esami diagnostici e spazi di servizio. Oltre alle attività di cura, a Port Sudan è attivo anche un programma di vaccinazioni, in collaborazione con il ministero della Sanità locale che invia una vaccinatrice tre volte a settimana.

Grazie a questo servizio, i bambini possono completare il programma vaccinale previsto dai protocolli internazionali; le donne in gravidanza possono sottoporsi alla vaccinazione antitetanica nel caso in cui ne abbiano bisogno.