Il territorio dell’Uzbekistan: tra deserti, montagne e oasi storiche

Situato nel cuore dell’Asia Centrale, l’Uzbekistan è un Paese dalla geografia sorprendentemente varia e affascinante. Il suo territorio si estende tra grandi pianure aride, deserti sconfinati come il Kyzylkum, e catene montuose maestose come i Tien Shan e i Pamir-Alaj. Questa complessa morfologia naturale ha influenzato nei secoli lo sviluppo delle civiltà che vi sono nate, dai nomadi delle steppe ai grandi centri carovanieri lungo la Via della Seta.

L’Uzbekistan confina con cinque Paesi – Kazakistan, Turkmenistan, Tagikistan, Kirghizistan e Afghanistan – ma non ha sbocchi sul mare: una caratteristica rara che rende ancora più importante la presenza dei suoi grandi fiumi (Amu Darya e Syr Darya), delle oasi, e delle aree irrigue attorno alle città storiche.

Accanto a paesaggi di sabbia e pietra si trovano fertili valli come quella di Fergana, territori montuosi coperti di boschi e praterie alpine, e regioni semi-desertiche come il Karakalpakstan, che testimoniano la complessa relazione tra uomo e ambiente, soprattutto dopo la drammatica ritirata del lago d’Aral.

Scoprire il territorio dell’Uzbekistan durante i nostri tour NBTS significa entrare in contatto con una natura aspra ma affascinante, che fa da sfondo a una storia millenaria fatta di scambi, migrazioni e culture intrecciate. Un Paese dove ogni paesaggio racconta una storia, e dove la geografia diventa chiave per comprendere l’identità profonda di questa terra.

Geografia Uzbekistan

Uzbekistan territorio. Confina a nord e a ovest con il Kazakistan, a est con il Kirghizistan e il Tagikistan, a sud con l’Afghanistan e il Turkmenistan. Uzbekistan assieme al Liechtenstein, è doppiamente senza sbocchi sul mare, ovvero, oltre a non avere sbocchi sul mare, confina con stati anch’essi privi di sbocco sul mare.

Estensione del PaeseCirca 1.500 km da nord-ovest a sud-est; larghezza media di 300 km
Superficie totaleCirca 447.400 km²
Deserto del KyzylkumSuperficie di ~300.000 km²; clima arido e sabbioso, tra Syr Darya e Amu Darya
Fiumi principaliAmu Darya e Syr Darya, fondamentali per irrigazione e confini naturali
Montagne Tien Shan e Pamir-AlajVette oltre i 4.000 m; Monte Beshtor (4.299 m) e Monte Adelung (4.301 m)
Suddivisione amministrativa12 regioni (viloyat), 1 repubblica autonoma (Karakalpakstan), città di Tashkent
Valle di FerganaRegione fertile e densamente abitata; importante centro agricolo e storico
Lago AydarkulOltre 3.000 km²; bacino artificiale nel deserto del Kyzylkum
Regione del KarakalpakstanAmpia zona desertica e semi-desertica, ex area del lago d’Aral
Clima e paesaggiClima continentale secco; deserti, steppe, altipiani e catene montuose
Altitudine mediaTra 300 e 500 metri; con rilievi montuosi a est e nord-est

Uzbekistan territorio

L’Uzbekistan è un paese in gran parte pianeggiante fatto di paesaggi aridi cui dimensioni corrispondono più o meno a quelle della Svezia – oltre due terzi della superficie, per lo più la parte occidentale, sono costituiti da steppa e deserto.

L’unica zona un po’ più fertile è il delta, dove ciò che rimane dell’Amu-Darya sfocia in quello che resta del lago d’Aral. Al contrario, l’Uzbekistan orientale si eleva in direzione delle montagne dei paesi vicini ed è qui che nascono le maggiori arterie fluviali. Il principale fiume della regione, l’Amu Darya, segna gran parte del confine con l’Afghanistan e il Turkmenistan. Il territorio agricolo più fertile (e quindi il grosso della popolazione) si concentra alle pendici delle montagne, in prossimità delle pianure alluvionali e lungo i tre grandi fiumi del paese.

Deserto Kyzylkum

Il deserto del Kyzylkum, il cui nome significa “sabbia rossa” in turco, è una delle regioni più vaste e affascinanti dell’Asia Centrale. Esteso su oltre 300.000 km², si trova tra i fiumi Amu Darya e Syr Darya, e occupa parte dell’Uzbekistan, del Kazakistan e del Turkmenistan. Questo immenso deserto è caratterizzato da dune sabbiose, steppe aride, e altipiani rocciosi, offrendo paesaggi mozzafiato e un’atmosfera senza tempo.

Nel cuore del Kyzylkum si trovano antiche rotte carovaniere della Via della Seta e piccoli insediamenti abitati da pastori nomadi. La fauna del Kyzylkum è sorprendentemente ricca: qui si possono avvistare antilopi saiga, volpi del deserto e diverse specie di rettili e uccelli adattati all’ambiente estremo. Il clima è tipicamente continentale arido, con estati torride e inverni rigidi.

Per i viaggiatori più curiosi di scoprire il deserto Uzbekistan, attraversare il Kyzylkum significa entrare in un paesaggio di silenzio e mistero, dove la natura primordiale dell’Uzbekistan si manifesta nella sua forma più autentica.

Lago Aydarkul: un mare tra le sabbie dell’Uzbekistan

Il Lago Aydarkul, situato nella parte nord-orientale del deserto del Kyzylkum, è una delle meraviglie naturali meno conosciute dell’Uzbekistan. Si estende su una superficie variabile di oltre 3.000 km², a seconda delle stagioni e delle precipitazioni, ed è spesso definito come un “mare tra le sabbie” per il suo sorprendente contrasto con l’ambiente desertico circostante.

Formatosi negli anni ’60 in seguito a un’eccezionale piena del fiume Syr Darya, l’Aydarkul è oggi una grande riserva idrica artificiale diventata rifugio per numerose specie di uccelli migratori e pesci. Le sue acque tranquille, limpide e poco salate attirano ogni anno viaggiatori in cerca di tranquillità, natura incontaminata e silenzio assoluto.

Meta ideale per escursioni naturalistiche, safari nel deserto e pernottamenti in yurta tradizionale Uzbekistan, il lago Aydarkul offre un’esperienza autentica e fuori dalle rotte turistiche classiche. Al tramonto, le sue rive diventano uno spettacolo suggestivo, dove il blu dell’acqua si mescola al rosso dorato delle dune circostanti.

Valle di Fergana: il cuore fertile dell’Uzbekistan

La Valle di Fergana è una delle regioni più fertili e densamente popolate dell’Uzbekistan, situata nella parte orientale del Paese, al confine con il Tagikistan e il Kirghizistan. Circondata da montagne su tre lati, la valle si estende lungo il corso del fiume Syr Darya e rappresenta da secoli un’importante area agricola e culturale dell’Asia Centrale.

Grazie al suo clima favorevole e ai sistemi di irrigazione sviluppati già in epoca antica, la valle è ricca di piantagioni di cotone, alberi da frutto e ortaggi. Ma la sua importanza non è solo economica: città storiche come Kokand, Margilan e Andijan testimoniano il passato culturale della regione, legato alla Via della Seta e alla tradizione artigianale uzbeka, in particolare la lavorazione della seta.

Oggi la valle di Fergana rappresenta una meta ideale per chi desidera scoprire un’Uzbekistan rurale e autentico, lontano dai circuiti classici, dove natura, tradizione e ospitalità si intrecciano in un paesaggio unico e rigoglioso.

Montagne del Tien Shan

A oriente dell’Uzbekistan si innalzano le montagne del Tien Shan, una delle catene montuose più imponenti dell’Asia Centrale. Il nome, che in cinese significa “Montagne Celesti”, descrive perfettamente la maestosità di queste cime, che si estendono anche in Kirghizistan, Kazakistan e Cina. La sezione uzbeka del Tien Shan, situata nella regione di Tashkent e nei pressi del confine orientale, raggiunge quote superiori ai 4.000 metri, con vette come il monte Beshtor e l’Adelung.

Queste montagne sono ricche di foreste alpine, gole spettacolari e torrenti glaciali. Rappresentano un’importante risorsa ecologica, con habitat che ospitano orso bruno, capra di montagna e aquile reali. D’inverno, le vette si coprono di neve, offrendo panorami spettacolari, mentre in estate diventano meta di escursioni naturalistiche.

Le montagne del Tien Shan sono una destinazione ideale per chi desidera esplorare il volto più selvaggio e verde dell’Uzbekistan, lontano dai deserti e dalle grandi città storiche. Un territorio che unisce natura incontaminata, biodiversità e paesaggi d’alta quota.

Scopri le montagne Uzbekistan, la catena montuosa Tien Shan e la soprendente natura Uzbekistan.

Regione del Karakalpakstan Uzbekistan: il territorio dell’ovest

Il Karakalpakstan è una repubblica autonoma situata nell’estremo ovest dell’Uzbekistan, con capoluogo Nukus. Si estende su un territorio vasto e prevalentemente pianeggiante, che un tempo ospitava le rive orientali del lago d’Aral. Oggi, gran parte della regione è caratterizzata da paesaggi desertici, steppe salate e terreni aridi profondamente segnati dalla crisi ambientale legata al prosciugamento del lago.

Il territorio del Karakalpakstan include ampie porzioni del deserto del Kyzylkum e del deserto del Karakum, con una geografia aspra ma ricca di fascino. Tra le zone più emblematiche spicca il Cimitero delle Navi di Moynaq, una delle testimonianze più drammatiche del ritiro delle acque dell’Aral, oggi visitabile come sito storico e ambientale.

Nonostante le difficili condizioni climatiche, il Karakalpakstan conserva una cultura unica e un’identità distinta, grazie alla popolazione karakalpaka, di origine turco-mongola. Inoltre, la regione ospita interessanti siti archeologici risalenti al periodo corasmio e diverse fortezze in rovina nel deserto, come Toprak-Kala e Ayaz-Kala.

Questa regione poco conosciuta dell’Uzbekistan offre ai viaggiatori più attenti un’esperienza intensa, che unisce natura estrema, storia antica e riflessioni ambientali.

Leggi anche l’approfondimento sul lago d’Aral Uzbekistan e Moynaq deserto

Lo sfruttamento

Diversi programmi varati in epoca sovietica hanno tuttora funeste conseguenze sul paese. Negli anni ’60 i pianificatori sovietici decisero di aumentare la produzione di cotone ampliando la rete d’irrigazione, il che significò deviare il corso delle acque che confluivano nel lago d’Aral, nel nord del paese. A causa di questi interventi l’afflusso d’acqua alla foce è diminuito del 75% e la superficie del lago si è ridotta della metà.

L’industria locale incentrata sulla pesca è crollata, il clima ha subito modifiche (la siccità è aumentata di quattro volte rispetto agli anni ’50) e l’aumento della salinità del terreno e dell’acqua, nonché i residui chimici della coltivazione del cotone, hanno causato un danno enorme alla popolazione dell’Uzbekistan, così come alla flora e alla fauna endemiche. Altri danni sono stati provocati da progetti d’irrigazione varati nelle steppe uzbeke che hanno causato il degrado del terreno, l’inquinamento delle acque, erosione su vasta scala, aridità e salinità.

Attività outdoor

Per le escursioni Uzbekistan montagna Vi sono buone possibilità di praticare rafting e kayak a poche ore di auto da Tashkent – sia sulle acque tranquille del Syr-Darya e dell’Angren, sia sui tratti più turbolenti dei fiumi Ugam, Chatkal e Pskem. I mesi migliori sono settembre e ottobre. Chimgan, tre ore di auto a nord-est di Tashkent, è un rinomato centro di sport invernali, sebbene la qualità offerta sia molto inferiore rispetto alle zone sciistiche vicino a Bishkek (Kirghizistan) e Almaty (Kazakistan).

Vi sono alcuni piacevoli itinerari nella valle del fiume Angren, a quattro ore di auto da Tashkent, e la gola del corso superiore di questo fiume è semplicemente spettacolare. Gli escursionisti apprezzeranno anche i percorsi che partono dall’enclave uzbeka di Shakhimardan, nella catena del Pamir Alay, a sud della valle di Fergana, che si addentrano in Kirghizistan.

Esplora l’Uzbekistan con NBTS Viaggi

Se il territorio dell’Uzbekistan ti ha affascinato, non perderti l’opportunità di scoprirlo dal vivo con i nostri tour culturali. Dai deserti del Kyzylkum alle valli verdeggianti di Fergana, fino alle montagne del Tien Shan, ogni viaggio è studiato per farti vivere la geografia di questa terra in tutta la sua autenticità.

Scopri tutti gli itinerari nel catalogo viaggi Uzbekistan

Oppure guarda il nostro tour effettuato con piccoli gruppi: Via della Seta in Uzbekistan