Cultura in Uzbekistan letteratura e libri. Scrittori e poeti dell’Uzbekistan. Libri consigliati Uzbeki.

Letteratura Uzbekistan

A partire dal X secolo la corte iranica di Bukhara fu il primo grande centro della letteratura persiana. In questo territorio la cultura letteraria fu sempre influenzata dal persiano almeno fino al periodo timuride, ovvero l’epoca di Tamerlano a cavallo tra il Trecento e il Quattrocento.

Il XV secolo vede il grande poeta e poligrafo bilingue (persiano e turco) Ali Sher Nava’i, scrivere importanti poemi e canzonieri. Al pronipote di Tamerlano Babur, sovrano salito al trono nel 1494, si deve un famoso diario Babur-name, in cui sono annotate impressioni ed esperienze personali e la narrazione delle imprese di guerre e di conquista. In particolare il diario racconta della campagna d’India che sarà fondamentale per la nascita dell’Impero Moghul. Da questo periodo rimane diffuso il bilinguismo tra gli scrittori turchi dell’Asia Centrale.

Nell’Ottocento la Russia zarista assoggetta progressivamente il territorio uzbeko alla propria sovranità. La letteratura uzbeca risentirà di una familiarizzazione con la cultura europea seguendo i dettami del “realismo socialista”. Una importante figura della prima metà del XX secolo fu il poeta Hamza Hakimzade Niyazi (1889-1929). In epoca sovietica avvenne il passaggio dall’alfabeto arabo all’alfabeto cirillico. La minoranza tagika però prosegui con la tradizione letteraria persiana.

Dopo la caduta dell’URSS il paese ha iniziato a prendere le distanze dalla cultura russa per riavvicinarsi alla tradizione islamica e al patrimonio culturale panturco. Con la riacquisita indipendenza nel 1991 si è tornati ad utilizzare l’alfabeto latino, vietato da Stalin nel 1940. Tuttavia oggi il cirillico è ancora l’alfabeto più usato. L’indipendenza però non ha però portato maggior libertà di espressione artistica.

Libri Uzbekistan

The Railway

Nel 2006 lo scrittore Hamid Ismailov ha pubblicato il romanzo satirico The Railway, ma è stato messo al bando dalle autorità. Il libro è ambientato in Uzbekistan tra il 1900 e il 1980. The Railway racconta degli abitanti della piccola città di Gilas sull’antica Via della Seta. Al centro sia della città che del romanzo si trova la stazione ferroviaria, una fonte di reddito e influenza e un collegamento con il mondo più grande al di là della città. Ricco e picaresco, The Railway racconta i drammatici cambiamenti subiti in tutta l’Asia centrale all’inizio del XX secolo.

Nel romanzo si narrano le vicissitudini di molti personaggi come Mefody-Jurisprudence, l’intellettuale alcolista della città. Padre Ioann, un prete russo. Kara-Musayev il Giovane, il capo della polizia. E infine Umarali-Moneybags, il vecchio usuraio. Le loro vite colorate offrono un’immagine unica e comica di una terra poco conosciuta popolata da mullah in uscita, bolscevichi in arrivo e una pletora di uzbeki, russi, persiani, ebrei, coreani, tartari e zingari.

Il giornalista e scrittore uzbeko Hamid Ismailov è nato il 5 maggio 1954 a Tokmok, in Kirghizistan. E’ stato costretto a fuggire dall’Uzbekistan nel 1992. Trasferitosi nel Regno Unito ha trovato lavoro presso il BBC World Service. Ha lasciato la BBC il 30 aprile 2019 dopo 25 anni di servizio. Tutt’ora le sue opere sono vietate in Uzbekistan.

L’Uzbekistan di Alessandro Magno

Un altro libro interessante è L’Uzbekistan di Alessandro Magno di Vittorio Russo. Un libro che è un racconto di un viaggio, dove si susseguono pagine di scintillante umorismo e indimenticabili passi di scrittura lirica. Un’avventura nel cuore dell’Asia con gli occhi fissi a inseguire le tracce di Alessandro Magno senza mai smettere però di osservare la realtà dell’Uzbekistan, un paese con una storia bimillenaria.

A Carpet Ride to Khiva: Seven Years on the Silk Road

Tra gli altri libri in lingua inglese che ci sentiamo di suggerire c’è A Carpet Ride to Khiva: Seven Years on the Silk Road di Christopher Aslan Alexander.
Autore nato in Turchia ed è cresciuto in una Beirut dilaniata dalla guerra. Dopo l’università si è trasferito in Asia centrale. Mentre scriveva una guida su Khiva, si innamorò di questa oasi nel deserto che vantava l’esempio più omogeneo di architettura islamica al mondo e li vi rimase.

Sovietistan: Travels in Turkmenistan, Kazakhstan, Tajikistan, Kyrgyzstan, and Uzbekistan

Erika Fatland, la scrittrice e antropologa norvegese, ha pubblicato il libro Sovietistan: Travels in Turkmenistan, Kazakhstan, Tajikistan, Kyrgyzstan, and Uzbekistan. Paesi come Turkmenistan, Kazakistan, Tagikistan, Kirghizistan e Uzbekistan sono diventati indipendenti dall’Unione Sovietica nel 1991. Questa è una regione ricca di storia, cultura antica, paesaggi e villaggi differenti da qualsiasi altra parte del mondo.

Il libro narra dell’incontro con le vittime della tradizione del rapimento della sposa; visita l’enorme e desolato Poligono in Kazakistan dove l’Unione Sovietica ha testato esplosioni di bombe nucleari; incontra i raccoglitori di gamberetti sulle rive del secco lago d’Aral; è testimone della caduta di un dittatore e viaggia in incognito attraverso il Turkmenistan, un paese chiuso ai giornalisti. Incontra attivisti per i diritti umani esausti in Kazakistan, sopravvissuti al massacro di Osh nel 2010 e mennoniti tedeschi che 200 anni fa trovarono il paradiso nelle pianure del Kirghizistan.

Travels into Bokhara

Un libro storico è quello di Travels into Bokhara di Alexander Burnes. Inviato in India a soli sedici anni per fare fortuna, Alexander Burnes ha presto rivelato uno straordinario talento per le lingue, combinato con un fascino fanciullesco, una curiosità insaziabile e un entusiasmo irrefrenabile. All’età di 26 anni aveva così impressionato i suoi superiori che gli fu affidato il compito di consegnare un dono di cavalli dal re Guglielmo IV al Maharajah di Lahore.

In realtà agiva come diplomatico e spia. Avendo avuto successo, è stato quindi inviato in una missione molto più pericolosa, per esplorare le realtà politiche ed etniche tra i Khanati dell’Afghanistan e dell’Asia centrale. Questo diario di viaggio porta l’inebriante senso di eccitazione, rischio e zelo delle missioni di Alexander Burnes.

Questi libri rappresentano il miglior approccio alla cultura e alla storia uzbeka e ti permetteranno di affrontare il tuo viaggio in Uzbekistan con uno sguardo più attento. Se invece vuoi approfondire con la lettura, scopri il Cinema Uzbeko Film e Registi più importanti.