Tunisia popolazione

Tunisia popolazione religione e lingua. In Tunisia ci sono 11 690 000 di abitanti (2019) per la maggioranza araba. Ci sono tuttavia anche minoranze berbere ed europee, quest'ultime costituite principalmente da francesi (22.000 nel 2011) e italiani (oltre 3.000 nel 2011). Scopriamo la religione della popolazione tunisina e la lingua.

Tunisia popolazione

Capitale: Tunisi con 1.056.247 abitanti (2014)
Densità: 69 abitanti/km²
Tasso di crescita: 1,010% (2018)
Nome degli abitanti: tunisini
Lingua ufficiale: Arabo
Altre lingue: Francese e berbero

La popolazione tunisina, originariamente berbera, è oggi quasi essenzialmente araba. Questo sebbene nel corso di molti secoli questo territorio abbia ricevuto diverse ondate di immigrazione, riguardanti fenici, africani sub-sahariani, ebrei, romani, vandali e infine arabi. Dopo la conquista normanna della Sicilia (nel 1091) molti musulmani si rifugiarono qui.

Ma la principale migrazione verso la Tunisia si ebbe tra il XIII e il XVII secolo dalla Spagna, in seguito alla caduta di Siviglia (nel 1248) e alla cacciata prima dei mori e quindi degli ebrei. Queste popolazioni si insediarono soprattutto nelle aree di Tunisi, nella valle di Medjarda e nella penisola di Capo Bon, portando con loro sia una più avanzata cultura urbana che migliori tecniche agricole e contribuendo a rendere ancora più floridi questi territori.

L’ultima, ma numericamente meno importante, ondata migratoria si ebbe a partire dal XVI secolo, con l’ingresso della Tunisia nell’ambito dell’impero ottomano. Va comunque sottolineato che l’etnia dominante è certamente quella araba, arrivata qui in seguito all’islamizzazione di tutta l’Africa settentrionale. Le popolazioni autoctone berbere, anche a causa della mancanza in Tunisia (così come, ad esempio, in Algeria) di montagne significative in cui rifugiarsi e mantenere quindi integra la propria identità etnica, si sono fuse con gli occupanti sino a costituire ora, di fatto, un unico ceppo.

Tasso di crescita

Sebbene la popolazione tunisina sia raddoppiata nelle ultime tre decadi, va rilevato che oggi il tasso di crescita è tra i più bassi di tutto il continente africano. Il risultato è stato ottenuto soprattutto grazie alla politica governativa di miglioramento delle condizioni di vita delle donne e all’alta scolarizzazione della cittadinanza.

A mitigare il tasso di crescita interviene però anche il fenomeno migratorio, che coinvolge centinaia di migliaia di tunisini oggi al lavoro soprattutto in Francia, Italia e paesi del medio oriente. Il positivo trend demografico ha favorito negli ultimi decenni anche il miglioramento degli standard di vita, la diminuzione dei tassi di mortalità infantile e la progressiva alfabetizzazione della popolazione.

Tunisia Lingua

L’arabizzazione del paese è del resto visibile anche nella cultura e nella lingua. Meno dell’1% dei cittadini tunisini parla lingue berbere. Molto comune in Tunisia è anche il francese. Introdotto durante il protettorato transalpino (tra 1881 e 1956), il francese ebbe paradossalmente solo dopo l’indipendenza la sua massima diffusione, soprattutto a causa della migliore scolarizzazione voluta dal governo. Oggi, sebbene l’arabo sia la lingua ufficiale, il francese è comunemente parlato ed è in ogni caso la lingua commerciale. Parlati, ma meno diffusamente, anche l’inglese e l’italiano.

Tunisia Religione

Quella islamica, nella forma sunnita, è la religione della quasi totalità della popolazione tunisina. La presenza di cristiani e di ebrei è progressivamente diminuita, soprattutto a partire dall’indipendenza. Queste minoranze sono tuttavia libere di esprimere il loro credo.

L'Islam quindi è la religione principale e ufficiale della Tunisia. La maggioranza dei musulmani tunisini sono sunniti di rito Maliki, il resto è Hanafi o Ibadis. Inoltre, il sufismo occupa un ottimo posto nel paese che è disseminato di costruzioni bianche che sono gli zaouïas. Le festività religiose musulmane (Ramadan, Aïd al-Adha, Aïd el-Fitr, Mouled) sono considerate festività pubbliche ma i venerdì non sono non lavorativi come in Algeria.

Il cristianesimo e il giudaismo sono diventati minoritari in Tunisia ma il paese si caratterizza per la sua tolleranza e apertura verso le altre culture che ne hanno fatto l'identità, compresa l'isola di Djerba. La Sinagoga Ghriba è una delle sinagoghe più antiche del mondo e la più antica in uso continuo. Molti ebrei di origine tunisina lo considerano un luogo di pellegrinaggio. Ogni anno si tengono celebrazioni a causa della sua età e della leggenda che sia stata costruita utilizzando le pietre del tempio di Salomone a Gerusalemme.

Costituzione e religione

La Costituzione del 1959 prevede quindi il libero esercizio della fede purché non metta a repentaglio l'ordine pubblico. I governi dei presidenti Bourguiba e Ben Ali generalmente rispettano questo diritto ma non consentono la costituzione di partiti politici basati sulla religione, vietano il proselitismo non musulmano, la poligamia e limitano l'uso dell'hijab, soprattutto nelle amministrazioni e nelle scuole pubbliche.

Inoltre il presidente della Repubblica tunisina non può essere di fede diversa da quella musulmana (articolo 40 della Costituzione). Il proselitismo non musulmano è vietato perché considerato un reato contro l'ordine pubblico. Infine la Costituzione del 2014 impone allo Stato di garantire la libertà di credo e di coscienza e il libero esercizio del culto, tutelare il sacro, garantire la neutralità dei luoghi di culto, diffondere i valori di moderazione e tolleranza, proscrivere l'accusa di apostasia e si oppone incitamento all'odio e alla violenza.

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