Storia del Mali. Il Mali è situato nell’interno dell’Africa occidentale, senza alcun sbocco sul mare. Il suo territorio è per la maggior parte pianeggiante, ed è costituito al nord dal deserto, al sud dalla savana. Il Mali possiede una storia ricca e non molto conosciuta. In passato nel suo territorio si sono sviluppati tre grandi imperi: l’Impero del Ghana, l’Impero del Mali e l’Impero Songhai.

Cenni Storici Mali

L’Africa Occidentale e in particolare il territorio dell’attuale “Republique du Mali” sono stati, assieme all’Etiopia, gli unici casi in Africa Nera di territori ad aver avuto sin dall’antichità degli stati organizzati, tanto che (per citare un esempio) nel XIII secolo l’Impero del Mali aveva il suo ambasciatore a Roma presso la Santa Sede. Viene spontaneo chiedersi il perché di questa anomalia.

Visto alla luce della situazione attuale tale fenomeno è inspiegabile: come poteva generarsi una società raffinata da uno dei luoghi più poveri e inospitali della terra? Ma se si analizza la situazione prima della metà del millennio, prima delle grandi scoperte e prima dello sviluppo della marina atlantica ci si rende conto che questa regione era un enorme serbatoio di ricchezze, oro schiavi avorio spezie, che venivano trasportate via terra verso il bacino del Mediterraneo per mezzo di carovane di cammelli. Chi controllava il territorio dove passavano tali rotte poteva disporre di una ricchezza inesauribile, non solo per il commercio, ma anche per i dazi e i pedaggi che potevano alimentare un bilancio statale.

L’Impero del Ghana

Oro è la parola magica che più di altre ha fatto muovere il mondo; sull’oro si sono costruite importanti civiltà, come poteva essere altrimenti per l’Africa? L’impero Del Ghana, che territorialmente non aveva nulla a che vedere con lo stato che oggi porta il suo nome, sorse perché si trovava sulle rotte di commercio di due importanti zone aurifere: il Bambouk e il Bouré; aveva come capitale Koubi Saleh e come principali città commerciali Walata e Awadaghost. Le prime testimonianze sulla sua origine risalgono intorno all’anno 1000.

La posizione del territorio controllato permetteva di finanziare il suo bilancio statale, (funzionari esercito..) con i dazi sul passaggio di carovane dei commercianti arabi che acquistavano l’oro scambiandolo con il salgemma estratto nelle miniere di Teghazza. Ci sono pervenute delle testimonianze molto dettagliate sul sistema di tassazione, ogni asino carico che entrava nel territorio del Ghana doveva pagare una piastra, due erano le piastre all’uscita, quindi considerando che una carovana era generalmente composta minimo di 150-200 asini e, che tra andare e tornare un asino costava in dazio 6 piastre, si capisce perché il Ghana era chiamato all’epoca il paese dell’Oro.

I regnanti sembrano essere stati all’inizio bianchi di Etnia berbera, ma in seguito il loro posto fu preso da una stirpe di razza Sarakolé dalla pelle scura. La fine del Ghana é legata al destino delle rotte carovaniere che ne avevano fatto la fortuna, divenute insicure cominciarono a essere disertate sempre più dai commercianti decretando la fine di questo regno medievale.

L’impero del Mali

Disgregatosi il Ghana la sua posizione fu temporaneamente presa dal regno Sosso, un vecchio vassallo, ma ben presto la popolazione che estraeva l’oro, i Malinke (che nella loro lingua significa “uomini ippopotamo”) cominciarono a premere alle frontiere per controllare i commerci da e verso il nord. Dopo alterne vicende i Sosso stavano per prendere il sopravvento quando presso i Malinkè prese il comando un condottiero dotato di eccezionali capacità politiche e strategiche, Soundiata Keita.

Egli riuscì a unificare tutte le popolazioni ostili ai Sosso. Nel giuramento di Kangabà fu fondata l’alleanza del Mali (ippopotamo) tra tutte le popolazioni della valle del Niger contro i Sosso; da qui a breve termine avvenne la battaglia decisiva nel 1240 a Kirina, a 50 Km dall’attuale Bamako. L’esercito del Mali sconfisse sonoramente i Sosso: da quel giorno nasceva l’ Impero dell’Ippopotamo (Mali).

Epiche sono le gesta di molti imperatori detti Mansa di questo leggendario reame, la storiografia araba si sofferma soprattutto sul Mansa Kankou Moussa che, in occasione del suo pellegrinaggio alla Mecca effettuato con un seguito di 60.000 servitori e dignitari di corte, arrivato ad Alessandria d’Egitto spese talmente oro che il prezzo del prezioso materiale scese ai minimi storici per ben 15 anni.

La capitale dell’impero del Mali era Niani, ma il centro commerciale era decisamente spostato verso est: Timbuctu’ e Djenne’ presero il posto di Walata e Koumbi Saleh nei traffici inter-sahariani. Un poco alla volta però verso la metà del XV secolo l’impero cominciò a disgregarsi e lo spazio politico lasciato libero venne gradualmente occupato da una nuova entità rappresentata dall’etnia dei Songhai.

L’Impero Songhai

Il grande fondatore dell’impero Songhai fu Sonni Ali detto Ber (“il grande” in lingua songhai) che combattendo inizialmente contro le tribù dei Tuareg cominciò a conquistarsi territori e rotte commerciali. Alla sua morte avvenuta nel 1493 lascia un impero che si estende da Agades fino a Walata controllando tutte le rotte commerciali. Ma la discendenza di Sonni Ali Ber non poté ereditare il potere; alla sua morte un suo luogotenente si impadronì del potere fondando la dinastia degli Askia.

Sotto gli Askia le cittadine di Timbuctù e Djenne conobbero il loro apogeo. Le più importanti università del mondo islamico si trovavano in queste due città e insigni intellettuali erano originari di queste terre estreme dell’Islam. L’impero Songhai venne invaso dalle armate marocchine nel 1591 e questo evento contribuì al declino di questa parte di Africa, il cui destino era già segnato da due eventi: la scoperta dell’America e delle sue miniere d’oro e il traffico commerciale sulle navi portoghesi e olandesi che tolsero importanza alle rotte trans-sahariane.

Il declino e l’era dei Regni Etnici

Come già detto, la scoperta delle Americhe rese l’oro dell’Africa meno importante, poiché le potenze europee andavano ad estrarlo direttamente nelle nuove conquiste, oltre che saccheggiarlo alle popolazioni amerinde. Inoltre i portoghesi e gli olandesi avevano costruito dei porti e fortezze sulle coste dell’Africa occidentale e ciò rendeva inutili e antieconomiche le carovane trans-sahariane.

Questi due fattori tolsero agli imperi la ragione del loro essere, cioè il controllo delle rotte del commercio divenute oramai inutili. Da qui comincia il declino economico e culturale dell’Africa saheliana e a ciò si deve aggiungere l’inizio di un periodo di spaventose siccità e conseguenti carestie che inaridirono vaste zone coltivate.

Da segnalare il tentativo da parte di due etnie, i Bambara e i Peul, di creare degli stati organizzati nella zona rimasta fertile. Il primo fu creato da Biton Coulibaly nella metà del XVII secolo. L’altro verso la fine del XVIII secolo da Cheik Amadou. L’impero peul fu inoltre inglobato negli anni tra il 1854 e il 1857 nell’impero Toucouleur di El Hadj Omar Tall. Il generale Fadherbe, governatore del Senegal, arriva a Medina nel 1855; nel 1883 i francesi sottomettono Bamako e il paese intero nel 1893.

La regione, il territorio conquistato viene chiamato Sudan Occidentale in contrapposizione al Sudan Anglo-Egiziano ad est, ed entra a far parte come colonia dell’Africa Occidentale Francese e tale rimane fino al 1960 (a parte un breve esperimento di federazione col Senegal, tra il 1959 e il 1960), quando il 22 settembre è proclamata l’indipendenza, con Modibo Keita presidente, il paese entra allora nell’orbita dell’Unione Sovietica, la politica economica fa precipitare il paese nel caos e nel 1967 un colpo di stato militare porta al potere il generale Moussa Traore, seguiranno 24 anni di dittatura nepotistica, il 27 marzo 1991 un colpo di stato militare realizzato dal Colonnello Tumani Toure pone fine al regime Traore. Dal 1992 il Mali é una democrazia.