Museo Egizio Torino. Il Museo Egizio di Torino è considerato il più importante al mondo dopo quello del Cairo. Sia per la qualità delle opere che per la quantità dei reperti che espone nei sui rinnovati spazi. Dal 2004 il ministero dei beni culturali l’ha affidato in gestione alla Fondazione Museo Egizio di Torino. Situato nel centro di Torino il museo ha sede nel Palazzo dell’Accademia delle Scienze. Un imponente edificio barocco, progettato dall’architetto Guarino Guarini nel 1679.

Nel 2019 aveva fatto registrare il numero d 853.320 visitatori, risultando così il sesto museo più visitato in Italia. Poi nell’anno 2020 caratterizzato dalla pandemia mondiale, ha subito numerose chiusure per Covid. I Premi Travellers’ Choice di TripAdvisor, hanno classificato il museo Egizio nel 2017 al 1° posto tra i musei più apprezzati in Italia, al 9° in Europa e al 14° nel mondo.

Storia del Museo Egizio di Torino

Il Museo delle Antichità Egizie di Torino è uno dei più importanti musei egizi del mondo, secondo solo a quello del Cairo.

La storia del Museo Egizio di Torino inizia nel 1600 quando i Savoia acquisiscono dai Gonzaga di Mantova la “Mensa Isiaca”. Si tratta di una tavola di bronzo ageminato con raffigurazioni di cerimonie religiose dedicate alla dea Iside. Nel 1700 Carlo Emanuele III di Savoia invia in Egitto il naturalista padovano Vitaliano Donati. Dalla spedizione nella Valle del Nilo pervengono in Piemonte la statua della dea Iside, le statue del faraone Ramesse II e della dea Sekhmet.

Il periodo tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800 è fondamentale per la crescita del Museo e per tutta l’Egittologia. Nel 1799 la spedizione scientifica, al seguito dell’armata napoleonica nella Valle del Nilo, inizia la stesura di una documentazione che fa conoscere in Europa, ambiente, vita, costumi, arte e storia dell’Egitto di età faraonica e di lingua e cultura araba. Nello stesso anno venne alla luce nella località di Rosetta. La famosa stele di Rosetta con scrittura geroglifica, demotica e greca, fondamentale per la decifrazione dei geroglifici.

Nel 1822 il francese Jean-François Champollion decifra i geroglifici. Si pongono così le basi dell’egittologia, la disciplina che studia le antichità dell’Egitto faraonico. A seguito di tali avvenimenti consoli delle varie nazioni d’Europa, viaggiatori ed avventurieri si dedicano alla raccolta di antichità nella Valle del Nilo e cospicue collezioni raggiungono l’Europa.

La nascita dell’edificio

Nel 1824 Carlo Felice di Savoia acquista la collezione di Bernardino Drovetti. Un piemontese che si era appassionato alla ricerca delle antichità egizie durante la sua permanenza in Egitto in qualità di Console Generale di Francia.

A partire dalla sua fondazione avvenuta nel 1824, il Museo Egizio ha avuto sede nel palazzo dell’Accademia delle Scienze. Un edificio situato nel centro della città di Torino. La sua costruzione, basata su progetto di Guarino Guarini, iniziò nel 1679 sotto la direzione di Michelangelo Garove, che terminò i lavori nel 1687. In origine pensato per ospitare il Collegio dei Nobili (un collegio per i giovani rampolli della nobiltà piemontese), nel 1787, per volere del sovrano Vittorio Amedeo III di Savoia, Re di Sardegna, divenne la sede dell’Accademia Reale delle Scienze. Qui furono esposte le prime antichità, della collezione Drovetti, acquistate dal re Carlo Felice.

La collezione e le opere del Museo

Numerose opere sono contenute nella collezione del museo. In particolare è costituito da grandi statue, papiri, stele, sarcofagi e mummie, oggetti di bronzo, amuleti e monili. Inoltre oggetti della vita quotidiana come: vasellame, cibi, utensili, sgabelli, stoffe, cofani e ceste. Oltre a accessori di bellezza e oggetti di cosmesi con parti di parrucche, specchi, pettini, spilloni, vasetti per pomate e unguenti.

La collezione è caratterizzata da documenti eccezionali, espressione dell’arte, delle tradizioni religiose e funerarie e della vita quotidiana. Simbolo della raccolta è la statua del faraone Ramesse II. Statua che è considerata uno dei capolavori della scultura egizia dal decifratore dei geroglifici, Jean-François Champollion.

La scultura più antica della collezione è la statua della principessa Redi, scolpita nella diorite al tempo della III dinastia (2800 a.C. circa). Più numerose sono le statue dei faraoni, delle divinità e dei dignitari del Nuovo Regno dalla XVIII alla XX dinastia. Un documento eccezionale dell’arte egizia per un periodo di oltre quattrocento anni.

Ricordano la grandezza dei faraoni d’Egitto una vasta collezione di statue come quelle di Thutmosi III e di Amenhotep II e i gruppi statuari di Tutankhamon. Nella collezione ancora statue del dio Amon, di Horemheb e della regina Mutnegemet. Da segnalare la statua colossale del faraone Sethi II, il gruppo scultoreo di Ramesse II con il dio Amon e la dea Mut e di Ramesse II seduto su trono. Documenti altrettanto importanti sono i papiri e le immagini votive delle divinità, cui erano dedicati bronzetti, iscrizioni, statue e statuette e oggetti di culto.

La sezione delle Mummie

Interessante è la sezione delle mummie degli animali sacri, collegati al culto delle divinità. Ci sono ibis e babbuini del dio Thot, coccodrilli del dio Sobek, falchi del dio Horo, tori del dio Hapi, pesci della dea Neith, gatte della dea Bastet. I molteplici aspetti della vita quotidiana sono illustrati dalla suppellettile di tipo domestico, che comprende vasellame per la mensa e la conservazione degli alimenti, ceste e cofani per vestiario, letti e poggiatesta, lenzuola e tele, sandali, monili e cibi.

Altrettanto cospicua è la documentazione pertinente alle arti e ai mestieri con attrezzi da lavoro. Si trovano zappe, punteruoli, martelli, crogioli di fusione e colori. Poi schegge di calcare e cocci, usati dagli scribi e dai disegnatori per esercizi, appunti ed abbozzi di disegno.

Acquisti e scavi procurano al Museo oltre 30.000 antichità, che integrano il quadro sulla civiltà egizia fornito dalla collezione Drovetti, i cui oggetti provengono per lo più nella zona di Tebe. Appartengono al periodo dal Nuovo Regno all’Epoca Tarda, quando Tebe era stata capitale dell’Egitto e suo massimo centro religioso.

Oltre tre secoli di storia hanno reso il Museo Egizio di Torino una delle collezioni egizie più importanti. Una raccolta di documenti eccezionali per la ricerca egittologica e con antichità così numerose e varie da fornire un quadro della civiltà egizia dalle origini nel IV millennio a.C. fino al V-VI secolo d.C. Nel 2013 il museo è stato inserito dal quotidiano britannico The Times nella classifica dei 50 migliori musei del mondo.

Museo Egizio Torino, 2015 il nuovo Museo

Dopo lavori di ristrutturazione e ampliamento dal 1 aprile 2015 Torino e il Piemonte hanno un nuovo museo. Ora con un’estensione di 12000 m², completamente ristrutturato, è stato nuovamente inaugurato con una superficie espositiva più che raddoppiata, una sala mostre, e aree per la didattica. Il museo risulta suddiviso in cinque piani espositivi (quattro piani fuori terra e uno sotterraneo) con un percorso di visita cronologico. Il nuovo museo dispone oggi di quarantamila reperti. Questi reperti sono in parte esposti in sale dotate di un moderno impianto di controllo igrotermico.

Nel museo si trova anche una importante biblioteca, spazi di restauro e studio di mummie e papiri. Dopo un anno dalla riapertura, con il nuovo allestimento il risultato è di quasi 1 milione di visitatori, posizionandosi così tra i musei più visitati d’Italia. Il museo organizza regolarmente attività, laboratori didattici e visite guidate per bambini, ragazzi, famiglie e scuole. Completamente accessibile ai disabili. Il Museo Egizio di Torino comprende anche un bookshop, una caffetteria e un giardino pensile.

Museo Egizio Torino, orari prezzi biglietti

Indirizzo: Via Accademia delle Scienze, 6, 10123 Torino TO
Telefono: 011 440 6903
ProvinciaCittà Metropolitana di Torino
Funzione: Museo di tipo archeologico, egittologico
Fondatori: Carlo Felice di Savoia
Apertura: 1824
Direttore: Christian Greco
Visitatori: 853 320 (2019)

Orarivedi sito ufficiale
Biglietti intero: 12 euro
Biglietto ridotto: 10 euro
Family pass: (2 adulti + 2 bambini): 24 euro

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