Cucina piemontese, piatti tipici in Piemonte

Piatti Tipici Piemonte. La Cucina Piemontese, le migliori ricette della cucina del Piemonte. Un territorio adatto al Turismo Gastronomico. Scopriamo assieme piatti tipici del Piemonte e i vini da abbinare alle portate.

Piatti tipici Piemonte

Parlare della cucina di Alba e delle Langhe, della Cucina del Monferrato o della Cucina Piemontese in generale, significa addentrarsi in una gastronomia ricca con antichissime ricette. Una regione, il Piemonte, in cui l’allevamento dei bovini produce ottima qualità di carne, di salumi e di formaggi. Perciò sono molti i piatti della cucina piemontese a base di carne, che ben si abbinano ai rinomati vini rossi delle Langhe piemontesi.

Qui a seguito vi segnaliamo alcuni tra i piatti tipici del Piemonte tra più famosi. In particolare è da segnalare la Carne cruda all’albese, un piatto che può essere sia un antipasto che un secondo. Tra i primi ci sono i Tajarin (tagliolini) al sugo o al tartufo, ravioli al plin (ravioli molto piccoli), e gli agnolotti alla piemontese.

Tra i secondi piatti tipici piemontesi troviamo il  fritto misto alla piemontese e la finanziera. Poi tra i secondi piatti piemontesi ci sono brasati, bolliti misti, coniglio e selvaggina al civet, fagianella in salmì. Infine i dolci, quello più famoso è il bunet (budino agli amaretti). Un altro dolce da segnalare come piatto tipico del piemonte è la famosa torta di nocciole delle Langhe.

Cucina Piemontese Ricette

Vi elenchiamo 4 ricette della cucina piemontese di facile realizzazione, che potete trovare tra i piatti più famosi della cucina Piemontese. Vediamo assieme le ricette tipiche piemontesi.

Ricetta Carne cruda all’albese

Ingredienti per 4 persone
500 grammi di polpa di manzo di fassona tagliata fine (o carne tritata)
2 limoni
parmigiano
sale
pepe
olio

Preparazione

Prima cosa distribuire le fettine di carne cruda o il trito di carne nei piatti o in un unico piatto, allargandole bene. Poi bagnarle con il succo di limone, salare e pepare a vostro piacimento. Versarvi sopra un filo di olio extra vergine d’oliva e lasciare riposare. Prima di servire aggiungere il parmigiano tagliato a scaglie. Guarnire con ciuffetti di prezzemolo. Si consiglia di prepararlo almeno 20-30 minuti prima di mangiarlo.

Ricetta Tagliatelle (tajarin) in bianco con tartufi

Ingredienti per 4 persone
tagliatelle fresche 500 grammi
per il condimento:
80 gr. di burro
1 mestolino di brodo
parmigiano
noce moscata
sale e pepe

Preparazione

Prima di tutto prepariamo le tagliatelle Tajarin, una pasta fresca che possiamo anche acquistare in negozio. Questo genere di pasta cuoce in un paio di minuti circa. Nel frattempo mettete il burro in un tegamino, unire abbondante parmigiano grattugiato, pepe e noce moscata. Poi aggiungere il mestolino di brodo e lasciare ridurre. Quando le tagliatelle sono cotte, scolatele e poi versate su di esse il condimento. Infine cospargetele con il tartufo affettato finemente.

Ricetta Agnolotti alla piemontese

Il termine “agnolotto” ha origine incerta. Probabilmente deriva da agnello, per indicare un antico ripieno fatto con la carne di questo animale, oppure dal nome Angelotto (in dialetto piemontese Angelotu), cuoco del marchese del Monferrato, che li preparò per festeggiare la fine vittoriosa di un assedio. Proprio in Monferrato un tempo era tradizione consumare gli agnolotti senza condimento, direttamente su un tovagliolo di canapa o lino.

Ingredienti per 4 persone
200 grammi di farina,
200 g di carne magra di vitello,
60 g di grana grattugiato,
200 g di spinaci,
30 g di burro,
1 l abbondante di brodo di carne,
2 uova,
1 cipolla,
1 rametto di rosmarino,
1/2 spicchio d’aglio,
noce moscata,
sale,
pepe di fresca macinatura

Preparazione

Versate la farina sulla spianatoia, fate una fontana, rompetevi le uova nel mezzo e unite 2 cucchiai di grana. Impastate gli ingredienti e lasciate riposare il composto ottenuto in luogo asciutto per 2 ore. Fate appassire a fiamma medio-bassa per 3-4 minuti, in una casseruola con 15 g di burro, la cipolla affettata, l’aglio tritato e le foglie di rosmarino tagliate finemente col coltello. Alzate la fiamma, unite la carne di vitello tagliata a pezzi e fatela rosolare per altri 3-4 minuti; bagnatela con il brodo e lasciatela cuocere per 40 minuti.

Nel frattempo lavate gli spinaci e lessateli per 5 minuti in una pentola con poca acqua fredda leggermente salata; scolateli. Togliete dal fuoco la carne cotta (conservandone da parte il sugo) e tritatela insieme con gli spinaci. Poi unite al composto il grana rimasto, il sale, il pepe e 1 presa di noce moscata e amalgamate il tutto.

Prendete la pasta e col matterello tiratene 2 sfoglie sottili; su una di esse mettete tanti mucchietti di ripieno distanziandoli 3 cm l’uno dall’altro, coprite con l’altra sfoglia di pasta e premete con le dita intorno a ciascun mucchietto di ripieno. Ritagliate gli agnolotti con l’apposita rotella dentata e cuoceteli nel brodo, scolateli al dente e conditeli con il burro rimasto e il sugo della carne tenuto a parte.

Ricetta Fritto Misto alla Piemontese

Le origini di questo piatto sono legate al rito della macellazione ed alla necessità di non sprecare nulla, neppure le parti meno nobili. In più testi di antiche ricette contadine vengono riportati il fegato, il polmone, le fettine di carne, la salciccia, i sanguinacci che nel tempo si sono arricchiti di nuovi ingredienti classici quali gli amaretti ed il semolino dolce. L’antica ricetta del Fritto Misto alla Piemontese si compone di nove pezzi: bistecca, fegato, filone, salciccia, griva, cervella, amaretto, semolino e carote.

Ingredienti (per 6 persone)
6 bistecche di vitello
10 pezzi di filone di vitello
6 fettine di fegato di vitello
6 grive
10 pezzetti di salciccia
2 cervelle di maiale
6 amaretti morbidi
3 etti di carote
2 etti di semola
2 etti di zucchero
1 limone
4 uova
mezzo litro di latte
pan grattato
farina
olio extra vergine di oliva
sale

Preparazione

Il pomeriggio antecedente il Vostro pranzo preparate il semolino portando il latte arricchito di zucchero e scorza di limone a bollire, continuando a rimestare aggiungete delicatamente la semola fino ad amalgamare il tutto, versate in una teglia e lasciatelo riposare tutta la notte. Il mattino seguente sbollentate le carote e le cervelle per pochi minuti e scolateli.

Tagliate le carote a listelli ed il semolino a cubetti. Infarinate gli amaretti ed il fegato, sbattete le uova immergendovi poi i semolini, gli amaretti, le bistecche, i filoni e le cervelle; scolateli bene e passate il tutto nel pan grattato. In più padelle di ferro versate l’olio e portatelo al punto di frittura immergendovi poi singolarmente tutti gli ingredienti. Servite il piatto completo caldissimo accompagnato da una fettina di limone e da un buon “bagnetto” verde.

Il vino consigliato

Piatto robusto, che merita un vino rosso dalle spiccate caratteristiche. Ci sentiamo di consigliarvi vini delle Langhe piemontesi, o Vini del Monferrato in omaggio alla teoria della “territorialità”. Dalla Freisa d’Asti al Grignolino, dal Nebbiolo delle Langhe al Gattinara (se preparerete un sugo piuttosto corposo), al Dolcetto d’Alba. Di quest’ultimo forniamo la scheda.

Dolcetto d’Alba

Il Dolcetto d’Alba proviene dalla stessa zona “miracolosa” del Barolo e si distingue dai suoi numerosi fratelli per doti di maggior finezza. Ha colore rubino abbastanza profondo, limpido. Il profumo è fruttato e fragrante con note di frutta rossa; al palato è pieno e fresco, con una media persistenza. Si abbina bene con primi saporiti, tipo paste o risi con funghi o tartufi, e con grigliate di carni bianche. Servire a 18 ºC.

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